IL PIANO

Banda ultralarga, Starace: “Avanti con o senza Telecom”

A Londra l’Ad di Enel presenta alla comunità finanziaria il piano strategico: “La newco aperta a tutte le parti interessate”. E precisa: “Due o tre mesi per il business plan, no impatto su conti 2016′”

Pubblicato il 18 Nov 2015

F.Me

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“Lo sviluppo della banda larga in Italia rappresenta un’opportunità chiave”. Ad affermarlo, presentando alla comunità finanziaria a Londra il piano strategico, è l’Ad e direttore generale di Enel, Francesco Starace, sottolineando che l’Italia “è indietro nello sviluppo della banda larga” e ricordando che il Governo “ha fissato obiettivi ambiziosi da raggiungere su questo tema entro il 2020”. Enel, ha rilevato Starace sottolineando che questo tema non è inserito nel piano strategico, “ha un vantaggio per lo sviluppo della fibra ottica” e “recentemente ha deciso la costituzione di una newco per sostenere questo sviluppo”.

Una newco, ha precisato il manager, “aperta a tutte le parti interessate”. In questa prospettiva Enel si propone di investire in Italia “con le parti interessate, emittenti televisivi, fornitori di contenuti e operatori tlc”, per assicurare l’installazione dei cavi di fibra ottica affinché “possano arrivare fino al contattore nella casa degli italiani. I vantaggi in termini di costi sono tali che non vediamo alcun concorrente in grado di raggiungere il nostro potenziale di connessione”. Questa iniziativa dell‘Enel “porterà vantaggio agli azionisti del gruppo in termine di remunerazione”.

L’Ad ha poi precisato che nel piano presentato oggi non ci sono numeri e che la questione sarà affrontata nel piano del prossimo anno. Il tema della fibra ottica “non è presente e non ci sono numeri” nel piano che l’Enel ha presentato oggi e “probabilmente farà parte della presentazione dell’anno prossimo”.

“Possiamo porre dei cavi portandoli ad un contatore che sta all’interno delle case – ha spiegato – Questo vuol dire una connessione con fibra ottica con un vantaggio del 30-50% se raffrontato al sistema di un altro operatore. La rete elettrica è 3-4 volte più granulare rispetto a quella di un operatore telefonico. Questo ci permette di fare questa connettività ad un costo più basso”. Il gruppo può portare la fibra “al 40% delle case” e nel restante 60% “ci avviciniamo molto”.

“Questo – ha proseguito l’Ad – ci permette di usare la rete in modo alternativo. Non pensiamo ci sia una limitazione in termini di copertura territoriale. Sarà varato a livello nazionale. C’è un grande potenziale per l’infrastruttura esistente a cui si da una seconda vita. Credo che questa sia un’attività senza rischio. Non saremo un operatore telefonico o gestore che offre contenuti. Manterremo aperta questa connettività per chi vuole utilizzarla. Potenzialmente non ci sono limiti”, ha concluso Starace.

“Saremo un investitore in questo settore – ha puntualizzato – Ci sono azionisti. Noi acquistiamo la fibra e la mettiamo nella canalizzazione e poi nelle case. Saremo titolari di tutta la infrastruttura, poi venderemo la connettività alle società telecom o a chi vuole partecipare”. Starace, inoltre, ha sottolineto che “la cosa che più si avvicina in Italia” a questo sistema “è Metroweb”.

“Abbiamo un business plan che stiamo mettendo a punto e discutendo con i potenziali partner e investitori – ha chiarito il manager – In 2-3 mesi il business plan sarà pronto e lo comunicheremo al mercato”, ha evidenziato, spiegando che l’attività nella banda larga, ha aggiunto, non avrà particolare impatto sui conti 2016: “Saremo ancora a livello di start-up”.

Sul rapporto con Telecom, Starace ha chiarito che “stiamo parlando con tutti gli operatori inclusa Telecom Italia che anzi è stata la prima con la quale abbiamo iniziato a parlare tempo fa”, ha detto. Se partecipare alla newco costituita da Enel “è una loro decisione, noi volgiamo fare questo progetto e lo faremo. Se loro vogliono farlo con noi o senza di noi è una loro scelta. Noi siamo felici lo stesso, lo faremo comunque”.

Comunque, ha aggiunto “non ci consideriamo come un concorrente degli operatori tlc come Telecom. Siamo strumentali perché siamo meno costosi per svolgere lo stesso lavoro. Non siamo concorrente ma sinergici. Ci arriveremo prima o poi. Capiremo che non siamo un concorrente ma che offriamo un servizio meno costoso”. Tornando sul tema della costituzione della newco, Starace ha affermato “che tutti sapevano che avremmo fatto una newco”. La cosa strana in Italia, conclude, “è che ci si stupisce che facciamo quello che abbiamo detto. Lo sapevano tutti”.

Nelle slide presentate a Londra si prevede anche la possibilità di proporre anche all’estero, nei paesi dove il gruppo è presente, l’utilizzo della sua rete elettrica per realizzare una infrastruttura in fibra ottica.

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