DECRETO IRPEF

Bandi pubblici solo online, rinvio al 2016

Posticipata di due anni la misura che abrogava l’obbligo per la PA di pubblicare avvisi di gara sui quotidiani cartacei. La norma contenuta nel decreto Irpef approvato in Senato

Pubblicato il 06 Giu 2014

L.M.

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La pubblicazione solo online dei bandi di gara per la PA è rinviata al 2016. La misura, che posticipa a quella data l’abrogazione dell’obbligo per gli enti pubblici di pubblicare bandi e avvisi di gara sui quotidiani cartacei, è contenuta nel decreto Irpef che ieri è stato approvato in Senato. Il governo ha ottenuto la fiducia con 159 sì e 122 no.

In fase di spending review il presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva annunciato la norma che prevede la soppressione della pubblicità di bandi e avvisi su quotidiani a livello nazionale e locale e la loro pubblicazione soltanto su Gazzetta ufficiale, sul sito web dell’ente appaltante e sul sito del Ministero delle infrastrutture.

Ne erano derivate polemiche, soprattutto ovviamente da parte di editori e giornalisti della carta stampata. Successivamente su Twitter il premier, in risposta a un utente, aveva ribadito che era giusto pubblicare solo online i bandi per la PA perché “siamo nell’era dell’innovazione e della digitalizzazione” e si tratta di “100 milioni di euro l’anno di risparmi”. E aveva aggiunto: “Noi pensiamo che ora sia il momento di Twitter, di Facebook e dei social quindi che non ci sia bisogno di obbligare a comprare spazi”.

Sulla questione “risparmi”, alcuni osservatori avevano fatto comunque notare che i costi per la pubblicazione sui quotidiani sono già rimborsati dagli aggiudicatari alle stazioni appaltanti. In pratica chi vince la gara è tenuto a rimborsare le spese di pubblicazione alla stazione appaltante per effetto combinato del decreto crescita bis e della legge anticorruzione (legge 190/2012). Di conseguenza, allo stato attuale, non ci sarebbero oneri per la Pubblica Amministrazione.

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