CAMBIO AL VERTICE

Bezos lascia Amazon, alla guida arriva Jassy. Volano i conti: trimestrale migliore di sempre

Il fondatore del colosso dell’e-commerce passa il timone al fautore del successo di Aws nel giorno della presentazione dei risultati dell’ultimo quarter 2020. Ricavi per oltre 125 miliardi di dollari, utile per azione a 14 dollari, il doppio rispetto alla stima degli analisti

Pubblicato il 03 Feb 2021

Andy_Jassy_Headshot_RIV2020

Jeff Bezos non sarà più l’amministratore delegato di Amazon. L’uomo che nel 1994 diede vita al colosso dell’e-commerce ha annunciato, in concomitanza con la pubblicazione dei risultati dell’ultima trimestrale record, che lascerà l’incarico nelle mani di Andy Jassy, 53 anni, in azienda dal 1997 e fautore del successo dell’offerta Cloud. Il passaggio di testimone è previsto per il terzo trimestre del 2021 e vedrà Bezos diventare presidente esecutivo. “Non vado di certo in pensione”, ha precisato Bezos. “Questo viaggio è iniziato circa 27 anni fa”, ha ricordato il fondatore di Amazon in una lettera ai suoi dipendenti. “Per quanto io balli ancora il tip tap in ufficio, sono entusiasta di questa transizione”, ha proseguito spiegando che resterà impegnato in azienda, ma che vuole dedicare tempo alle sue altre attività, tra cui il quotidiano Washington Post e la società spaziale privata Blue Origin oltre alle sue iniziative filantropiche, che includono il Day One Fund e il Bezos Earth Fund, a cui l’anno scorso l’imprenditore ha fatto una donazione di 10 miliardi di dollari.

Una trimestrale record: superati i 125 miliardi di revenue

L’annuncio delle dimissioni di Bezos arriva come detto in concomitanza con la pubblicazione di una trimestrale record. Amazon ha concluso l’ultimo quarter del 2020 riportando un livello di fatturato pari a 125,56 miliardi di dollari, superando la soglia di 100 miliardi di dollari per la prima volta nella sua storia, esattamente come ha fatto Apple nella trimestrale pubblicata qualche giorno fa.

I risultati hanno battuto le stime degli analisti, che attendevano utili netti di 3,7 miliardi su ricavi di 119,7 miliardi. L’utile per azione è stato pari a 14,09 dollari, circa il doppio dei 7,23 dollari per azione attesi dagli analisti intervistati da Refinitiv. In tutto il 2020, le vendite sono aumentate del 37% a 380,06 miliardi di dollari e sono attese ancora in crescita per il 2021.

Rispetto all’immediato futuro, Amazon prevede per il suo primo trimestre fiscale utili operativi compresi tra i 3 e i 6,5 miliardi, presupponendo quasi 2 miliardi di costi legati alla gestione della pandemia Covid-19. Le vendite dello stesso periodo dovrebbero attestarsi tra i 100 e i 106 miliardi di dollari, in rallentamento rispetto al quarto trimestre del 2020, ma in rialzo tra il 33% e il 40% rispetto al primo trimestre fiscale del 2020, e meglio anche rispetto al fatturato atteso dal consensus di 95,8 miliardi.

Nel corso del 2020, per far fronte all’aumento della domanda provocato dalla pandemia, Amazon ha assunto oltre 400.000 dipendenti, per un totale ora di oltre 1,3 milioni di lavoratori. Amazon ha superato i mille miliardi di capitalizzazione nel gennaio dello scorso anno e ora vale oltre 1.600 miliardi. Ieri, ha chiuso in rialzo dell’1,11% e, subito dopo la pubblicazione dei conti e la notizia del passaggio di consegne tra Bezos e Jassy, il titolo guadagnava nell’after hours poco più dell’1%.

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