LA LETTERA

Bilancio Ue, le imprese Ict in pressing: “Aumentare le risorse per il digitale”

Appello di DigitalEurope ai leader europei in vista del vertice straordinario del 20 febbraio a Bruxelles: si chiede di aumentare la spesa prevista per l’innovazione dal 3% al 10%. In campo anche Anitec-Assinform: “Troppo pochi 9 miliardi da destinare alla strategia comunitaria”

Pubblicato il 17 Feb 2020

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Le imprese dell’Ict europeo in pressing sulla Ue per aumentare le risorse destinare al digitale. In vista del 20 febbraio, quando a Bruxelles si terrà il vertice straordinario sul bilancio dell’Ue, DigitalEurope scrive al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e ai governi nazionali per chiedere investimenti mirati per guidare la trasformazione digitale, per competere a livello globale e creare posti di lavoro buoni e ben retribuiti.

L’associazione, a cui aderisce anche Anitec-Assinform, chiede di aumentare dal 3% al 10% la quota della spesa di bilancio dell’Ue per la trasformazione digitale ed espandere in modo significativo il programma Digital Europe da 9,2 miliardi di euro a 25 miliardi di euro per massimizzare l’impatto a breve e medio termine sulla digitalizzazione delle competenze, dell’AI e delle Pmi in Europa.

Necessario – avvertono le imprese Ict – anche integrare il digitale nel programma quadro Horizon Europe per la ricerca e, in questo senso, stanziare spese specifiche per l’innovazione digitale da altri programmi di finanziamento, come la politica agricola comune o la politica di coesione. L’appello infine è quello di aumentare i finanziamenti complessivi per la ricerca e lo sviluppo dal 2% al 3% del Pil dell’Ue.

Abbiamo urgente bisogno di aumentare gli investimenti in infrastrutture e competenze per consentire alle nostre aziende di crescere e digitalizzarsi – spiega il presidente di Anitec-Assinform, Marco Gay – Il programma Europa digitale proposto dalla Commissione è un buon inizio. Per la prima volta, si destinano risorse alla creazione delle competenze digitali. Ciò contribuirà a promuovere lo sviluppo a breve termine e l’adozione di importanti tecnologie digitali. Tuttavia, 9,2 miliardi di euro sono molto poco rispetto ad alle concrete esigenze. Non stiamo cercando un aumento del bilancio generale, ma piuttosto una riallocazione delle risorse verso quei settori che promuoveranno la digitalizzazione e prepareranno l’Europa per il futuro”.

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