Più fondi europei per realizzare i grandi progetti infrastrutturali chiave nei settori del digitale trasporti ed energia per il prossimo bilancio Ue 2021-2027. E’ la richiesta del Parlamento europeo, dove le commissioni industria e trasporti hanno votato a favore di un budget da quasi 44 miliardi per la Connecting Europe Facility (Cef) nel prossimo bilancio pluriennale.
Si tratta di 6 miliardi in più rispetto a quanto proposto dalla Commissione Ue. Di questi, 33,5 miliardi sono destinati ai trasporti (di cui 10 miliardi trasferiti dai fondi di coesione); 5,7 miliardi dovranno andare a progetti per adattare le reti Ten-T al doppio uso civile e militare delle infrastrutture, nell’ottica dello sviluppo dell’Unione della difesa. Altri circa 7,7 miliardi andranno invece alle reti energetiche, inclusi progetti transfrontalieri in rinnovabili, e infine un po’ meno di 3 miliardi per lo sviluppo della rete digitale.
Ora l’intesa dovrà ricevere l’ok in plenaria, e poi per l’Europarlamento sarà possibile aprire già i negoziati con gli stati membri con l’obiettivo di adottare una decisione prima della fine dell’attuale legislatura europea.
Il Cef è il meccanismo con cui vengono finanziate le reti transeuropee al fine di sostenere progetti infrastrutturali di interesse comune nei settori dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni e di sfruttare le potenziali sinergie tra tali settori.
La natura strategica di tali settori e la destinazione dei finanziamenti (grandi progetti di infrastrutture) giustificano l’alta allocazione finanziaria destinata a Cef, pari a più di 33 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.
@RIPRODUZIONE RISERVATA