LA PROPOSTA

Call center Inps, lavoratori in sciopero il 25 ottobre

La giornata di mobilitazione indetta dai sindacati per protestare contro la mancata applicazione della clausola sociale da parte dell’Rti Comdata-Network Contact, che si è aggidiucata il nuovo appalto per il servizio di customer care dell’istituto. Coinvolti 3mila addetti

Pubblicato il 23 Ott 2019

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Si mobilitano gli addetti al call center Inps. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni proclamano lo sciopero dell’intero turno di lavoro per venerdì 25 ottobre di tutte le aziende (Covisian, Almaviva e Transcom), e loro sedi, che applicano il Ccnl Tlc per l’appalto di customer care di Inps. Sono ben 3.000 i lavoratori coinvolti.

“La proclamazione viene a seguito dei vari incontri con Rti Comdata/Network Contact e con Inps, da cui non sono scaturite risposte certe in merito all’applicazione della clausola sociale (il lavoratore segue l’appalto, pur cambiando azienda ndr) – spiegano i sindacati – Pertanto lo sciopero vede le sue ragioni nella mancanza di certezza del perimetro degli aventi diritto al passaggio in clausola sociale e nella richiesta del mantenimento delle condizioni (mansioni, livelli, scatti di anzianità, profili orari, art. 18, Ccnl Tlc, territorialità, condizioni per diminuire il disagio per i lavoratori delle sedi svantaggiate) e contro le procedure di licenziamento aperte dalle aziende uscenti.I sindacati hanno richiesto un incontro urgente al ministero del Lavoro, alla presenza del committente e delle aziende entranti e uscenti.”

“Inps, formalmente sollecitata dai sindacati, ha affermato di mantenere il 2 agosto 2019 come data dalla quale far partire a ritroso i 6 mesi di attività esclusiva e continuativa che delineano il diritto soggettivo alla clausola sociale, ma allo stesso tempo ha auspicato che tutti i lavoratori che hanno accumulato i 6 mesi da oggi siano comunque assorbiti”, prosegue la nota. Secondo i sindacati si tratta di un’ambiguità che “crea di per sé notevoli difficoltà, le quali sono ulteriormente aumentate dal fatto che le aziende uscenti (sia in appalto che in subappalto) hanno aperto le procedure di licenziamento per i lavoratori impiegati sulla commessa Inps, creando un precedente pericoloso e sbagliato. La Rti entrante, a fronte della mancanza di accordo, ha dichiarato che procederà unilateralmente alle proposte di assunzioni determinando unilateralmente quale lavoratore ha diritto e quale no a far parte del nuovo appalto della commessa”.

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