IL PIANO

Chip, Tsmc in soccorso dell’automotive: sul piatto 2,9 miliardi di dollari

Il più grande produttore di semiconduttori al mondo annuncia un maxi investimento per aumentare la capacità operativa e far fronte alla carenza globale che sta mettendo in ginocchio l’industria automobilistica

Pubblicato il 23 Apr 2021

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Ammonta a 2,89 miliardi di dollari l’investimento che Taiwan Semiconductor Manufacturing Co’s (Tsmc) ha intenzione di effettuare a Taiwan per aumentare la propria capacità produttiva e rispondere così alla carenza globale di chip che ha colpito in particolare le case automobilistiche. In una breve dichiarazione, il più grande produttore di chip a contratto del mondo ha affermato che il suo consiglio di amministrazione ha approvato la spesa “allo scopo di installare capacità tecnologiche mature”.
L’azienda taiwanese, i cui clienti includono Apple e Qualcomm, ha riferito di essere impegnata a “lavorare duramente per aumentare la produttività e alleviare la carenza mondiale, ma e’ probabile che la mancanza di offerta continui nel prossimo anno”. La carenza di semiconduttori che ha costretto diverse case automobilistiche a tagliare la produzione sta danneggiando anche i produttori di smartphone, laptop ed elettrodomestici.

In arrivo un aumento dei prezzi

In occasione dell’annuncio, l’azienda ha chiesto alla sua clientela internazionale di accettare un aumento dei prezzi, necessario a finanziare gli investimenti necessari a far fronte “all’aumento strutturale e fondamentale” della domanda globale di microchip. L’amministratore delegato di Tsmc, C.C. Wei, si è rivolto alla clientela dell’azienda tramite una lettera al quotidiano “Nikkei”, in cui illustra i piani per investire 100 miliardi di dollari in tre anni per lo sviluppo di tecnologie avanzate e il potenziamento della capacità produttiva. Per quest’anno l’azienda taiwanese ha già annunciato un aumento record della spesa in conto capitale, a 28 miliardi di dollari. Il boom della domanda mondiale di semiconduttori, che ha causato una crisi dell’offerta, è trainato secondo Wei da “mega-tendenze di crescita a lungo termine, inclusi il 5G e la computazione ad elevate prestazioni”.

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Nell’immediato, la crisi è stata causata anche dalle difficoltà nel predire le dinamiche della domanda a seguito della pandemia di coronavirus, che aveva spinto i produttori di semiconduttori a ridimensionare l’offerta. Nella sua lettera, Wei avvisa che Tsmc “sospenderà la riduzione dei prezzi dei wafer a partire dal prossimo 31 dicembre” e per almeno quattro trimestri. “Riteniamo che questa modesta iniziativa costituisca la principale opzione distruttiva necessaria alle catene di fornitura affinché Tsmc possa assolvere alla sua missione di fornire tecnologie leader nel campo dei semiconduttori e una capacità produttiva sostenibili”, ha affermato l’amministratore delegato.

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