SOVRANITA' DEI DATI

Cloud, Retelit entra in Gaia-X. Protto: “Porteremo contributo italiano in Europa”

L’azienda aderisce al progetto europeo guidato da Francia e Germania e promosso anche dal Governo Conte. Si punta allo sviluppo di piattaforme di edge computing, Hpc e infrastrutture di rete

Pubblicato il 29 Set 2020

Federico-Protto-CEO-Retelit-23

L’Italia punta a un ruolo importante nel progetto di cloud europeo Gaia-X battezzato da Francia e Germania. E dopo il primo meeting italo-tedesco di luglio organizzato illustrare alle aziende nostrane obiettivi e roadmap dell’iniziativa, Retelit annuncia oggi ufficialmente la sua adesione all’iniziativa. L’azienda si candida da subito a fare la sua parte, anche grazie al nuovo assetto assunto a seguito delle recenti acquisizioni con la combinazione degli asset proprietari (una rete capillare in fibra ottica in Italia e nel mondo e una rete di Data Center a livello nazionale), le competenze di Brennercom e l’esperienza nell’ambito della digitalizzazione di Gruppo PA.

“Riteniamo che il presidio europeo dei dati delle piattaforme, così come l’adozione dei nostri standard comunitari in tema di sicurezza nel trattamento dei dati, siano sfide cruciali e strategiche per l’Europa e driver economici per l’innovazione anche del nostro Paese. Per Questo abbiamo accolto subito l’invito che il Ministero dell’Innovazione tecnologica ha rivolto alle imprese nazionali a entrare nel progetto -sottolinea l’Ad Federico Protto -. Con la nostra esperienza ventennale nell’ambito dei settori telco e Ict e con soluzioni complete che sempre più vanno nella direzione di una gestione integrata dei servizi di Cloud siamo fin da ora pronti a portare il contributo italiano a questa iniziativa”.

Il progetto europeo Gaia-X

Il progetto Gaia-X, tenuto a battesimo da Francia e Germania lo scorso anno, punta a recuperare “sovranità” sui dati e soprattutto per offrire alle aziende continentali un’occasione di crescita e di recupero di competitività. Nel 2025 si stima che l’economia dei dati europea varrà 829 miliardi di euro e con Gaia-X si mira a mantenere la sovranità dei dati in Europa.

In dettaglio, l’obiettivo è dare vita ad una piattaforma federata attraverso cui le aziende europee ed extra europee possano fornire servizi che rispettino regole e standard comuni sulla base di parametri fissati a livello continentale e basati sull’interoperabilità delle piattaforme e sugli open standard. L’iniziativa è già operativa e sono due le macro-aree di “lavoro”: Infrastructure ecosystem e Data ecosystem. Il cloud è il pilastro portante, ma nell’ambito del progetto si lavora anche allo sviluppo congiunto di piattaforme in materia di edge computing, Hpc e infrastrutture di rete.

Gli obiettivi di Gaia-X

  • Creazione di infrastrutture digitali e un ecosistema per l’innovazione: ambiente affidabile tra partner e collegamenti interoperabili tra applicazioni di servizi intelligenti e servizi di infrastruttura.
  • Aumentare la trasparenza e l’attrattiva dei servizi digitali: ridurre gli ostacoli all’uso dei servizi e consentire lo sviluppo di nuovi servizi e prodotti.
  • Sovranità dei dati: rafforzare la sovranità digitale delle imprese, della scienza, del governo e della società.
  • Riduzione delle dipendenze: ridurre la dipendenza dei singoli fornitori da parte dei consumatori privati e delle imprese; controllo sulla posizione e l’ambiente normativo dei dati memorizzati; ridurre le dipendenze settoriali.

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