LA NOMINA

D’Asaro Biondo a capo del Cloud Project di Tim

Gubitosi ha incaricato il manager di gestire la nuova sfida a seguito dell’accordo siglato con Google Cloud, che prevede anche la creazione di nuove “regioni” a livello territoriale per l’espansione del business data center

Pubblicato il 06 Apr 2020

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Carlo D’Asaro Biondo entra nel Gruppo Tim e si occuperà dell’implementazione del Tim Cloud Project, il progetto nato a seguito della partnership con Google Gloud.

D’Asaro Biondoche ha appena lasciato definitivamente Google come annunciato a ottobre scorso– sarà a diretto riposrto di Gubitosi.

L’accordo Tim-Google Cloud

L’accordo con Google Cloud rappresenta per Tim un’importante sfida sul fronte dei servizi tecnologici a valore, sfida che punta a obiettivi sfidanti anche sul fronte dei ricavi oltre che su quello dell’offerta. L’azienda ha infatti annunciato che il fatturato del segmento “tech” mira a raggiungere il miliardo di euro e 400 milioni di Ebitda entro il 2024.

“Questa partnership strategica con Google colloca Tim come punto di riferimento in Italia nel Cloud ed Edge computing, due mercati che saranno sempre più importanti con la progressiva implementazione del 5G e dell’Intelligenza Artificiale – ha commentato a seguito dell’annuncio dell’accordo l’Ad di Tim Luigi Gubitosi –. Scegliendo di unire le nostre forze con un leader tecnologico e innovativo riconosciuto a livello mondiale confermiamo il nostro impegno a promuovere e accompagnare il progresso digitale del Paese”. E da parte sua Thomas Kurian, ceo di Google Cloud ha espresso la massima soddisfazione per una partnership “che permetterà di aiutare i clienti in Italia ad accelerare la loro trasformazione digitale”.

Le due società daranno il via a iniziative congiunte di go-to-market per supportare le aziende italiane, di tutte le dimensioni e di tutti i settori – puntualizzano le due aziende – a sfruttare più rapidamente i vantaggi delle tecnologie cloud. E la nuova offerta sarà a disposizione anche della pubblica amministrazione, servizi governativi inclusi, che potranno dotarsi di infrastrutture e servizi cloud “in grado di offrire controllo locale sui dati e il supporto di Tim come partner privilegiato anche per tutti i servizi professionali”, spiega l’azienda.

Confermati, inoltre, gli investimenti da parte di Tim per la realizzazione di nuovi Data Center, nonché lo sviluppo di nuove competenze in ambito cloud anche tramite assunzioni e un esteso piano di formazione che coinvolgerà 6.000 persone nelle aree commerciale, prevendita e tecnica. Google Cloud parteciperà da parte sua con Tim all’apertura di nuove “regioni” Cloud.

Chi è Carlo D’Asaro Biondo

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