L'INDISCREZIONE

Il cloud al servizio dei governi: Microsoft “esporta” il modello Jedi

L’azienda starebbe lavorando a una serie di progetti, analoghi a quello da 10 miliardi di dollari messo a segno con il Pentagono Usa, per diventare il partner di riferimento delle pubbliche amministrazioni mondiali

Pubblicato il 24 Ago 2020

Multicloud

Accordi con governi stranieri per offrire pacchetti di infrastruttura Cloud simili al pacchetto assemblato per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. E’ a questo che starebbe lavorando Microsoft, secondo voci vicine alla società fondata da Bill Gates.

L’offerta cloud Joint Enterprise Defense Infrastructure, o Jedi, per il Dipartimento della Difesa, fornisce risorse di elaborazione e archiviazione basate su Cloud a tutti i livelli di classificazione della sicurezza governativa, nonché dispositivi che possono funzionare offline fino a quando non si sincronizzano nuovamente con l’infrastruttura Cloud. Il Pentagono ha assegnato il contratto Jedi a Microsoft in ottobre, per un valore fino a 10 miliardi di dollari in 10 anni.

Il progetto avrebbe destato interesse anche al di fuori degli Stati Uniti. E così Microsoft si è impegnata a dedicare il personale impegnato nell’iniziativa Dod anche ad altri soggetti in possesso di autorizzazioni di sicurezza governative, in modo da fornire loro prodotti e servizi esistenti, anziché tecnologie appositamente costruite, a un prezzo personalizzato.

In particolare, i dipendenti Microsoft avrebbero iniziato a lavorare su contratti Cloud per governi stranieri dopo che è diventato chiaro che il lavoro Jedi sarebbe stato sospeso a causa di una sfida legale di Amazon, il principale rivale di Microsoft nel cloud computing.

A novembre, infatti, Amazon Web Services ha intentato una causa per protestare contro il governo che aveva assegnato a Microsoft il contratto Jedi, e a febbraio il giudice Patricia Campbell-Smith ha imposto un ordine restrittivo temporaneo che ha bloccato il contratto. Ad aprile Campbell-Smith ha dato al Pentagono il permesso di rivedere la sua valutazione delle offerte di Microsoft e Amazon per il contratto Jedi. Il Pentagono prevede di concludere la revisione entro il 16 settembre.

Sulla questione Microsoft non ha voluto rilasciare commenti, mentre non fa segreto del proprio generico impegno in ambito Cloud governative:“Abbiamo lavorato con i governi di tutto il mondo su una base affidabile e di lunga data per quattro decenni -ha detto un portavoce alla Cnbc-. Abbiamo clienti del governo che utilizzano i nostri prodotti per migliorare i loro servizi con le ultime innovazioni commerciali e connettersi con i cittadini in modo potente, ma anche per fornire ai dipendenti del governo i moderni strumenti di cui hanno bisogno per essere più efficienti ed efficaci, ridando loro tempo per concentrarsi sulla missione dell’agenzia”.

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