In un mondo dominato da pochi grandi attori globali del cloud, al CSI Piemonte si iniziò a immaginare qualcosa di diverso: creare una piattaforma tutta italiana, capace di offrire servizi cloud a pubbliche amministrazioni e aziende, costruita interamente su tecnologie open source e nata dalle competenze del territorio. Così è nata Nivola – che in piemontese significa nuvola- la piattaforma cloud del CSI. Il primo seme fu piantato nel 2011, ma ci vollero alcuni anni per passare dalla sperimentazione alla realtà. Nel 2014 arrivò l’approvazione del progetto da parte del Consiglio di amministrazione del CSI. E dopo quattro anni, nel 2018, il sistema era pronto per entrare in produzione. Il primo cliente? Il Comune di Vercelli. Oggi, Nivola è una realtà matura. Più di 400 enti pubblici — tra comuni, aziende sanitarie, amministrazioni regionali, Agenzie regionali e nazionali, Università — utilizzano la piattaforma per erogare servizi digitali. In parallelo, anche diverse imprese l’hanno adottata per veicolare le proprie applicazioni in modalità cloud. Questa diffusione ha creato un vero e proprio effetto rete, grazie al quale nuovi enti si sono aggiunti via via, portati dai fornitori o da altri utilizzatori già soddisfatti.
punti di vista
Nivola, il futuro del software pubblico parte da qui
Dall’intuizione visionaria del CSI Piemonte una piattaforma open source usata da oltre 400 enti pubblici: ecco come si ridisegna il cloud per la pubblica amministrazione italiana
Ufficio Stampa, CSI Piemonte

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