OPENWORLD

Oracle svela il “secure” cloud. Ellison: “E’ la nuova generazione”

Al maxi evento di San Francisco il colosso tecnologico ha presentato la nuova offerta dedicata alle grandi aziende: grazie al machine learning più intelligenza e sicurezza per le infrastrutture. Che funzioneranno in maniera completamente automatica

Pubblicato il 23 Ott 2018

larry ellison

Oracle è pronta al salto generazionale che, secondo il CTO e presidente Larry Ellison, il Cloud deve affrontare per vincere le nuove sfide del business, prime fra tutte quelle della security e della continuity. Nel keynote di apertura di Oracle OpenWorld, di scena questi giorni a San Francisco, Ellison ha spiegato che i Cloud di prima generazione si basano su una tecnologia che ormai ha dieci anni, e che quindi va superata. Il manager ha parlato a lungo dello stato attuale della sicurezza informatica che ha definito “non abbastanza buono”.

In risposta a quello che sta diventando il primo assillo delle imprese che lavorano con i dati, Ellison ha annunciato l’introduzione di nuovi servizi di sicurezza Oracle Cloud Infrastructure altamente automatizzati, in grado di individuare e prevedere i rischi per aiutare a combattere le minacce, analizzandole in tempo reale e applicando aggiornamenti di sicurezza durante l’esecuzione, aiutando a prevenire i cyberattacchi e i furti di dati. “L’obiettivo che ci siamo posti progettando la Gen 2 di Oracle Cloud è offrire una piattaforma sicura per eseguire tutto. Creare un Cloud sicuro è facile da dire ma molto difficile da fare: è stato necessario rivedere in profondità l’architettura del nostro Cloud”, ha detto Ellison. La nuova offerta del colosso californiano si basa su Oracle Cloud Infrastructure: un’infrastruttura che gestisce qualsiasi carico di lavoro enterprise in modo sicuro. Le offerte IaaS di Oracle supportano nativamente Oracle Autonomous Database e garantiscono livelli ancora più elevati di sicurezza core-to-edge, a protezione dei dati più critici.

Ellison ha parlato anche di Oracle Autonomous Database, che ha l’ambizione di rivoluzionare il modo di operare con i dati, in quanto si gestisce, si ottimizza e si corregge in modo autonomo, permettendo agli utenti di innovare più velocemente affidandosi a una piattaforma estremamente sicura, che prevede un modello di pagamento a consumo. “Con Oracle Autonomous Database, non c’è niente da imparare e niente da fare, il che lo rende davvero facile da usare. Gli sviluppatori sono più produttivi, creano nuove applicazioni, fanno un lavoro migliore di analisi dei dati. Il vostro sistema è più affidabile. Non si arresta mai”, ha ribadito Ellison.

A OpenWorld sono state presentate anche le ultime funzionalità per Autonomous Database, tra cui nuove opzioni di distribuzione tramite infrastruttura dedicata Exadata Cloud Infrastructure e Cloud at Customer: la scelta ideale per i clienti che, dovendo rispettare requisiti normativi specifici, scelgono di non utilizzare un Cloud pubblico ma desiderano godere di tutti i vantaggi di Oracle Autonomous Database restando nel perimetro del proprio data center.

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