STRATEGIE

Cooperazione tecnologica, via all’accordo Italia-Singapore

Diventa operativa l’intesa siglata nel 2016 che prevede la collaborazione in diversi settori ad alto valore aggiunto, dal foodtech all’intelligenza artificiale. L’ambasciatore Vattani: “Un salto di qualità nelle nostre relazioni diplomatiche”

Pubblicato il 10 Ott 2022

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E’ entrato in vigore l’Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica firmato tra Italia e Singapore nel 2016. Dopo la ripresa, a fine 2021, dei negoziati bilaterali per arrivare un protocollo esecutivo, l’accordo è adesso entrato in funzione. Lo rende noto l’ambasciata italiana nella città-Stato asiatica. Grazie a questa intesa, a rafforzarsi saranno in particolare i rapporti Italia-Singapore in diversi settori: dal foodtech all’intelligenza artificiale, dalla medicina alla fotonica, dalla tecnologia quantistica alla robotica e alla ricerca sulle energie rinnovabili e l’idrogeno. Comparti che sono stati inseriti all’interno del bando per progetti congiunti, pubblicato lo scorso 7 ottobre dall’ambasciata e da Astar, l’Agenzia per la scienza, la tecnologia e la ricerca di Singapore.

Vattani: “rapporti tecnologici saranno pilastro della nostra collaborazione”

“Siamo estremamente soddisfatti di questo risultato, che è stato raggiunto grazie alla nostra scelta di riprendere negli scorsi mesi un impegnativo negoziato con il governo di Singapore. Ora il bando rappresenta un salto di qualità nelle nostre relazioni diplomatiche, perché stabilisce per la prima volta che i rapporti in tema di scienza e tecnologia sono e saranno un pilastro prioritario della collaborazione tra Italia e Singapore”, ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia a Singapore, Mario Vattani.

L’Italia ha già una ventina di programmi esecutivi con altri paesi

A chiusura del bando, e dopo il processo di selezione, verrà siglato un Programma esecutivo intergovernativo, con la lista dei progetti prescelti che verranno finanziati per tre anni. L’Italia ha già circa una ventina di programmi esecutivi con altri Paesi, con cui ogni tre anni viene lanciato un bando congiunto simile a questo. Con alcuni si è arrivati oltre la decima edizione, segno evidente del successo di queste iniziative bilaterali. “Adesso tocca a chi lavora presso un’università o un istituto di ricerca. Vi invitiamo a partecipare oppure a invitare a fare domanda chi ritenete possa essere interessato”, ha affermato l’ambasciatore Vattani. La scadenza del bando è fissata per il 30 novembre.
 

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