LA MANOVRA

Def: nel pacchetto competitività i “primi” 347 milioni per Industria 4.0

Gran parte delle risorse destinate all’iperammortamento. Il ministro delle Finanze, Pier Carlo Padoan: “Puntiamo a stimolare gli investimenti privati”. La partita varrà 4,6 miliardi nel 2018

Pubblicato il 12 Ott 2016

F.Me

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La manovra per il 2017 conterrà un “pacchetto competitività” che spingerà per lo 0,1% il Pil e al quale saranno destinati – secondo la tabella consegnata dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan alle Camere – 347,2 milioni nel 2017 che salgono a 4,6 miliardi nel 2018. “Questo pacchetto di misure – ha spiegato il ministro – punta a stimolare gli investimenti privati in macchinari, attrezzature, mezzi di trasporto, beni immateriali ed in particolare ricerca e sviluppo. Il pacchetto comprende super-ammortamenti relativi ad investimenti effettuati nel 2017, a patto che i relativi beni siano consegnati entro il 30 giugno 2018”.

“Si introduce anche un iper-ammortamento per investimenti in Industria 4.0 – ha annunciato Padoan – Si rafforzano i crediti d’imposta su investimenti in Ricerca e Sviluppo e, nell’ambito delle iniziative che vanno sotto la definizione di Finanza per la Crescita, si introducono i Piani di risparmio Individuali (PIR), con effetti che si ampliano lungo il periodo 2017-2019”.

Il governo studia l’inserimento anche di una parte di investimenti degli operatori per la rete a banda ultralarga.

In occasione dell’evento di EY a Capri, il ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda aveva annunciato “un’analisi, non ancora conclusa, di considerare parte degli interventi nell’iperammortamento. La discussione è aperta, anche con Bruxelles. Quel che è certo è che gli investimenti nelle aree grigie cambiano la competitività italiana”.

Calenda aveva puntualizzato che la banda ultralarga è parte integrante del piano Industria 4.0, “una manovra corposa che concentra gli investimenti da fare nel 2017 ma il cui impatto è dilazionato nel tempo”. “Con Industria 4.0 – puntualizzava il ministro – finisce l’era degli incentivi a bando a parte alcune nicchie come quella dell’aerospazio. Il governo stabilisce un rapporto di fiducia con le aziende e se queste non investono lo stato non spende. Ma vogliamo spingere gli investimenti e per questo stiamo facendo un lavoro su direttrici di accompagnamento”. Il ministro auspica “che gli investimenti privati tornino ai livelli pre-crisi altrimenti perdiamo crescita vera”.

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