L'APPELLO AL NUOVO GOVERNO

Di Raimondo: “Per spingere il digitale puntare su competenze e lavoro”

Il Direttore generale di Asstel si aggiunge al coro di voci al femminile dell’iniziativa lanciata da Corcom che vede protagoniste le top manager a capo delle principali aziende Ict in Italia nonché le rappresentanti di associazioni e organizzazioni del settore. “Bisogna superare il mismatch tra domanda e offerta. Misure come il contratto di espansione vanno rese strutturali”

Pubblicato il 04 Set 2019

LAURA DI RAIMONDO ASS TEL

“Competenze e lavoro. Sono queste le priorità per spingere davvero il digitale nel nostro Paese”: questo l’appello al nuovo governo di Laura Di Raimondo, Direttore generale di Asstel. Appello che si aggiunge a quello delle top manager a capo delle aziende Ict in Italia, nell’iniziativa portata avanti da Corcom.

E’ sulla parità di genere che bisognerà fare leva, ne è convinta Di Raimondo. “L’evoluzione è tale solo se avviene attraverso l’effettiva affermazione del principio di parità di genere. Serve una rivoluzione, anche culturale, che parta dalla scuola come luogo nel quale il tema del gender gap può essere affrontato e superato. La formazione durante l’intero arco della vita lavorativa deve essere al centro della nostra azione. Puntiamo a coniugare le competenze tecniche, scientifiche, digitali e le “soft skills” che il mercato del lavoro richiede. Ripensiamo integralmente i modelli educativi di oggi e di domani e costruiamo un efficace piano nazionale di formazione digitale”.

L’obiettivo? “Superare il mismatch tra domanda e offerta di competenze“. “La combinazione di questi elementi è la formula vincente per affrontare il processo di transizione professionale che interesserà il mondo del lavoro e potrà favorire la creazione di un patto intergenerazionale volto allo sviluppo della nuova occupazione e alla sostenibilità di quella esistente. Misure come il contratto di espansione vanno in questo senso ma vanno rese strutturali per dare un beneficio ad imprese e lavoratori, accompagnare la trasformazione digitale e rispondere all’evoluzione tecnologica del lavoro“.

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