IL DOCUMENTO

E-commerce, alleanza tra Mise e web company per abbattere la contraffazione

Il ministero dello Sviluppo economico presenta il piano realizzato con il Cnalcis e condiviso con Amazon, Alibaba, Ebay, Meta, Google Italy, Yoox e Tik Tok. Obiettivo: rafforzare le sinergie tra istituzioni e player online sulle azioni di prevenzione e contrasto

Pubblicato il 04 Ott 2022

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Tutelare i consumatori e le imprese titolari dei diritti di proprietà industriale dal fenomeno della contraffazione sul mercato online, rafforzando le sinergie tra le istituzioni e i principali operatori del web “nell’uso di azioni e strumenti aziendali efficaci per prevenire e contrastare la presenza di contraffattori”. È questo l’obiettivo el documento realizzato dal ministero per lo Sviluppo economico in collaborazione con il Consiglio nazionale per la lotta alla contraffazione e all’italian sounding (Cnalcis), e condiviso con Amazon, Alibaba, Ebay, Meta, Google Italy, Yoox, Tik Tok. La presentazione è avvenuta durante il convegno “E-commerce e contraffazione”, al salone degli arazzi del Mise, nel corso della seconda giornata della Settimana Anticontraffazione 2022, con la partecipazione di Moige (Movimento italiano genitori) e Indicam, l’associazione per la tutela della proprietà intellettuale che rappresenta oltre 160 aziende.

“Gli effetti della pandemia e l’aumento considerevole negli ultimi anni di nuovi canali online – sottolinea il ministero in una nota – ha cambiato le abitudini di acquisto dei consumatori, determinando un parallelo spostamento anche dell’offerta di prodotti contraffatti su internet. In particolare uno studio condotto nel 2021 dalla Direzione generale per la tutela della proprietà industriale – Uibm del Mise in collaborazione con il Censis ha evidenziato però che su 8,3 milioni di e-consumers almeno 6,3 milioni erano convinti di acquistare un prodotto originale mentre 1,8 milioni di acquirenti ha comprato consapevolmente merce contraffatta“.

Questi dati, si legge nella nota del Mise,  confermano l’esigenza, evidenziata già lo scorso anno dal Cnalcis, di individuare il “commercio online” tra i settori su cui intervenire prioritariamente, anche in considerazione dell’impatto che il fenomeno della contraffazione ha su platee molto ampie di consumatori, soprattutto giovani a cui si rivolge la nuova campagna di comunicazione promossa dal Mise.

A rafforzare il concetto intervengono i dati di una recente indagine effettuata dall’Osservatorio Euipo, secondo cui il 27% degli italiani tra i 15 e i 24 anni ha acquistato intenzionalmente un prodotto contraffatto, mentre il 24% – rispetto al 21% della media Ue – ha effettuato l’accesso a contenuti piratati in modo consapevole. “Per questa fascia di consumatori – sottolinea il ministero – un ruolo rilevante nell’acquisto di prodotti online lo rivestono i social media, data la velocità e capillarità con cui il mercato del falso riesce a svilupparsi sui canali online”.

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