INNOVAZIONE

Enel mette il turbo al digitale, ecco il Piano strategico 2019-2021

La compagnia mette sul piatto oltre 41 miliardi di euro. Riflettori sulle tecnologie di nuovissima generazione per rendere le reti più intelligenti ed erogare servizi innovativi ai clienti. Open innovation leva di crescita

Pubblicato il 20 Nov 2018

FRANCESCO STARACE
Francesco Starace

Tendenze macro globali quali la digitalizzazione, la decarbonizzazione, l’elettrificazione e l’urbanizzazione stanno trasformando il mondo dell’energia in un nuovo ecosistema che sta progressivamente modificando il modello di business tradizionale delle utility. Partendo da questi presupposti Enel ha elaborato il nuovo Piano strategico 2019-2021 in cui le tecnologie giocano un ruolo chiave.

“Dal 2015 abbiamo centrato tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati tramite un miglioramento significativo della generazione dei flussi di cassa che, unito a un’accelerazione della crescita, ci ha consentito di migliorare la remunerazione dei nostri azionisti, incrementando il dividendo per azione da 0,16 a 0,28 euro nel 2018, e di aumentare il pay-out che si prevede rimanga stabile al 70% lungo tutto l’arco di piano – ha spiegato l’Ad Francesco Starace presentando la strategia – Le attività nel campo delle rinnovabili e delle reti sono state il motore della nostra strategia di investimento, che si è concentrata su una riduzione del time-to-market e su un aumento del grado di flessibilità, per meglio rispondere alla progressiva trasformazione del settore”.

“Una solida crescita industriale e i programmi di efficientamento realizzati sino ad oggi, ci hanno consentito di incrementare progressivamente l’Ebitda ordinario fino a 16,2 miliardi di euro a fine 2018, un livello che fin dal 2015 ci eravamo prefissati di raggiungere e che abbiamo costantemente confermato. Oggi Enel è un’azienda caratterizzata da maggiore sostenibilità, efficienza, redditività e minor livello di rischio – ha sottolineato – La trasformazione in corso nel settore dell’energia pone delle sfide ma, al contempo, offre nuove opportunità. Siamo ben posizionati per generare valore da questa trasformazione. Oggi la strategia di Enel è interamente costruita sulla sostenibilità, dal momento che integra principi di “Shared Value” e pratiche di “Open Innovation” in tutti i processi di business”.

“La solidità del piano 2019-2021 ci consente di migliorare i nostri target di Ebotda ordinario per il 2019 e 2020 e di introdurre nuovi e più ambiziosi obiettivi per il 2021 – ha concluso – La validità di questa strategia si tradurrà, per la prima volta, in un dividendo per azione minimo lungo tutta la durata di piano. Siamo fiduciosi e motivati nel proseguire il nostro percorso di crescita nel futuro”.

Enel ha riformulato il suo piano di investimenti in base  3 categorie. Per asset development sono previsti investimenti per 16,5 miliardi di euro, che dovrebbero contribuire per 2,1 miliardi alla crescita dell’Ebitda ordinario; sul fronte clienti attesi investimenti per 4,8 miliardi di euro, che dovrebbero generare circa 1 miliardo di crescita dell’Ebotda. Infine sul piatto 6,2 miliardi per l’asset management: previsti investimenti per 6,2 miliardi di euro, che dovrebbero contribuire alla crescita dell’Ebitda ordinario per la parte restante.

Le fonti di finanziamento totali dovrebbero ammontare a circa 41,1 miliardi di euro cumulati nell’arco di piano.

Si prevede che l’indebitamento finanziario netto rimanga sostanzialmente stabile lungo l’intero arco di piano, raggiungendo circa 41,8 miliardi di euro nel 2021 e mantenendo solide metriche ai fini del rating, con un rapporto tra flussi di cassa operativi e indebitamento finanziario netto in crescita dal 26,5% atteso nel 2018 fino al 31,1% nel 2021.

Per la crescita industriale il Gruppo prevede investimenti lordi totali pari a circa 27,5 miliardi di euro tra il 2019 e il 2021, in aumento del 12% rispetto al piano precedente. Tale incremento è principalmente riconducibile all’asset development e ai clienti. Alla luce della riduzione degli investimenti in asset development riconducibili al modello Build, Sell and Operate (BSO), il nuovo piano prevede un aumento di 4 miliardi di euro nella spesa per investimenti organici, aumento interamente dedicato alle rinnovabili. Oltre il 50% degli investimenti in asset development è stato già individuato, fornendo ampia visibilità sull’evoluzione degli indicatori finanziari di Gruppo.

Dal punto di vista delle business line di Gruppo, si prevede che l’allocazione del 42% in rinnovabili, 40% nelle reti, 5% nel retail, 4% per Enel X e 9% nella generazione termoelettrica.

Su un totale pari a circa 16,5 miliardi di euro di investimenti complessivi in asset development, circa 10,6 miliardi di euro verranno investiti in rinnovabili, ancora una volta motore della crescita del Gruppo. Nei prossimi tre anni, Enel rafforzerà il focus sui mercati in cui ha una presenza integrata, come Italia, Spagna, Cile e Brasile.

La creazione di valore verrà conseguita anche tramite la decarbonizzazione del mix di generazione del Gruppo Enel, non solo con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 ma anche per cogliere le opportunità legate alle iniziative relative alla lotta al cambiamento climatico. Si prevede che l’aumento della capacità rinnovabile nell’arco di piano, che dovrebbe essere pari a ulteriori 11,6 GW, produca un incremento dell’Ebitda pari a circa 1 miliardo di euro. Tale crescita delle rinnovabili sarà accompagnata da una riduzione della capacità di generazione termoelettrica di circa 7 GW. Di conseguenza, nel 2021 il 62% dell’energia prodotta dal Gruppo Enel sarà a zero emissioni, rispetto al 48% previsto per il 2018.

Per le reti sono attesi investimenti pari a circa 11,1 miliardi di euro, di cui circa due terzi diretti alle economie mature, nelle quali la realizzazione di infrastrutture “intelligenti” risulta a uno stadio più avanzato. Gli investimenti nelle reti dovrebbero contribuire ad un aumento dell’Ebitda di circa 1,2 miliardi di euro lungo l’arco di piano. Nel complesso, tali investimenti hanno come obiettivo principale quello di completare l’integrazione delle attività recentemente acquisite, in particolare Eletropaulo in Brasile, nonchè promuovere l’efficienza delle reti e migliorare la qualità del servizio in tutti i Paesi in cui il Gruppo è presente.

Per Enel X si prevede un totale di circa 1,1 miliardi di euro di investimenti, bilanciati tra asset development e clienti, con un target di crescita dell’Ebitda pari a 400 milioni di euro nell’arco di piano. Gli investimenti di Enel X sono ripartiti tra servizi al cliente e nuove infrastrutture urbane, con un lieve incremento rispetto al piano precedente, per cogliere le opportunità che emergono dalle esigenze dei clienti. Circa 220 milioni di euro, pari al 20% degli investimenti totali di Enel X, saranno dedicati alla realizzazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile, principalmente in Italia, Spagna, Romania e in alcune aree delle Americhe. Enel X è inoltre attiva nel settore della fibra ottica, attraverso joint venture quali Open Fiber in Italia e Ufinet in Sud America. In linea con la visione strategica di Gruppo, la realizzazione di reti a fibra ottica è uno dei principali fattori per lo sviluppo delle infrastrutture urbane intelligenti e delle piattaforme digitali.

L’obiettivo del Gruppo inteso alla realizzazione di efficienze per 1,2 miliardi di euro è confermato per la fine del periodo (2021).

La digitalizzazione di tutti i settori di attività sarà il principale motore per ridurre i costi operativi, con l’obiettivo di raggiungere un totale di 8,1 miliardi di euro nel 2021, con un decremento dell’8% su tre anni in termini nominali,

 Enel continuerà a focalizzarsi sulla rotazione degli asset e sulla riduzione della presenza delle minoranze azionarie, con lo scopo di migliorare il ritorno complessivo sul capitale investito e di aumentare la misura della partecipazione posseduta nelle società controllate.

Si prevede che il piano strategico di Gruppo 2019 – 2021 generi valore in termini di differenziale tra rendimento sul capitale investito (Return on Invested Capital, Roic) e costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of Capital, WACC) pari a 400 punti base nel 2021, rispetto a 250 punti base nel 2018.

La politica dei dividendi basata su un pay-out del 70% dell’utile netto ordinario di Gruppo è confermata fino al 2021, con l’estensione, per la prima volta, di un dividendo minimo per azione per l’intero periodo 2019-2021. Enel prevede quindi di corrispondere, sui risultati dell’esercizio 2019, il maggiore fra un dividendo per azione basato sull’indicato pay-out del 70% e un dividendo minimo per azione di 0,32 euro.

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