SOCIAL NETWORK

Facebook, Colombo: “Così aiutiamo le Pmi a vendere all’estero”

Il country manager italiano: “Grandi opportunità di business dalle pagine aziendali, ma solo se usate come vetrine di dialogo. Instagram veicolo pubblicitario più adatto per moda, viaggi e lusso”

Pubblicato il 16 Mag 2016

Andrea Frollà

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“Nell’universo Facebook l’Italia è quinta al mondo per crescita. Dei poco più di 30 milioni di utenti italiani connessi a Internet, 28 milioni usano Facebook con quasi il 90% di questi che si connette da mobile”. Ad ufficializzare con i numeri l’amore dell’Italia per il social network fondato da Mark Zuckerberg è Luca Colombo, country manager per il nostro Paese della compagnia, che in un’intervista rilasciata ad Affari&Finanza ripercorre la strategia intrapresa negli ultimi mesi, soprattutto sul versante del supporto social alle Pmi italiane.

“Il nostro primo compito è spiegare alle imprese come si lavora con Facebook, quali siano le potenzialità offerte dalle pagine e come vadano usate. Non che siano azioni difficili in sé – spiega – ma la pagina Facebook rende se l’imprenditore capisce che si tratta di una vetrina di dialogo da curare e sviluppare”. Colombo cita il caso del mobilificio Fiorini di Albegna, ossia di una realtà locale che grazie al social è riuscita a crescere e ad allargare i propri orizzonti: “Facendo uso della nostra piattaforma in un anno ha visto il traffico sul suo sito raddoppiare, le vendite crescere del 37% e la quota di mercato del 2,5%. Soprattutto – aggiunge – ha iniziato a vendere all’estero”.

Dei numeri ufficiali del mercato italiano, come spesso capita con le grandi multinazionali, nessuna traccia ma quelli globali citati da Colombo aiutano a capire come oggi Facebook sia un veicolo pubblicitario tutt’altro che secondario: “Contiamo 50 milioni di aziende con una pagina fan e 3 di queste sono nostri clienti, con un investimento medio di 6mila dollari”. C’è chi ne spende una decina per promuovere un post e i big che ne investono decine di migliaia, ma il risultato finale è che a livello globale Facebook incassa circa 18 miliardi l’anno dal social advertising. Per spingere ancora di più le proprie soluzioni pubblicitarie e saldare il rapporto con le piccole e medie imprese italiane, la compagnia ha avviato lo scorso anno Boost Your Business, un evento itinerante organizzato in tandem con Confcommercio che ha coinvolto finora 7mila imprenditori.

“Ci siamo occupati di formare i trainer di Confcommercio poi andati in giro a spiegare come usare il social e creare contenuti più adatti alle loro strategie di comunicazione. Sono iniziative che vorremmo replicare”, sottolinea Colombo che racconta anche la crescita vissuta da Instagram, di cui Facebook è proprietaria da ormai 4 anni: “Abbiamo 9 milioni di utenti attivi al mese in Italia, 400 milioni a livello globale con 200 mila investitori pubblicitari e 80 milioni di foto condivise ogni giorno”.

Un risultato importante per un social network fotografico che, spiega il country manager, sotto il punto di vista pubblicitario si presta più per specifici settori: “In generale è appropriato per chi vuole comunicare un contenuto singolo ed esclusivo”, sottolinea citando moda, lusso e viaggi tra i segmenti più adatti ad Instagram. Infine, rispetto alla mancata comunicazione dei dati del fatturato pubblicitario italiano difficile attendersi grosse novità da Facebook: “Non dipende da noi – spiega Colombo -. Le policy delle multinazionali normalmente non prevedono di rilasciare dati per paese e noi a queste ci atteniamo”.

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