IL CASO

Facebook: down e whistleblowing affondano il titolo. In fumo 6 miliardi. E interviene Vestager

Il blackout di sei ore fa il paio con le rivelazioni di una ex manager che ha consegnato migliaia di documenti alla stampa e al Congresso Usa. Arrivano le scuse di Zuckerberg. L’azienda costretta a ricorrere al competitor Twitter per aggiornare gli utenti. La commissaria Ue: “Serve più competizione”

Pubblicato il 05 Ott 2021

Domenico Aliperto

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Lunedì nero per Facebook, che perde quasi il 5% in borsa e manda in fumo circa sei miliardi di dollari del patrimonio del fondatore Mark Zuckerberg. A scatenare una reazione a catena che a Wall Street ha affossato l’intero settore tecnologico, il black out di sei ore che ieri ha paralizzato le piattaforme social, impedendo a  milioni di utenti l’accesso a Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger a partire dalle 18 ora italiana.

Secondo quanto riportano i media Usa, si tratta della peggiore interruzione di servizio del colosso dei social media dal 2008. L’incidente non ha fatto che peggiorare una situazione già resa tesa dalle rivelazioni di Frances Haugen, un’ex manager di Menlo Park che ha consegnato migliaia di pagine di documenti riservati al Congresso e al Wall Street Journal e che in televisione ha accusato Facebook di pensare prima ai profitti che alla sicurezza delle persone, tradendo la democrazia e favorendo la diffusione di informazioni false a fini di lucro.

Le cause del black out

Durante il down, per rivolgersi ai suoi utenti Facebook ha fatto ricorso alla piattaforma rivale Twitter, scrivendo che “Siamo consapevoli che alcune persone hanno problemi ad accedere alle nostre app e ai nostri prodotti. Stiamo lavorando per riportare le cose alla normalità il più rapidamente possibile e ci scusiamo per gli eventuali disagi”. La società ha poi imputato l’arresto delle sue piattaforme web a una “modifica di configurazione difettosa”: il vicepresidente per le infrastrutture del gruppo, Santosh Janardhan, ha spiegato che le modifiche che hanno generato il collasso erano state apportate ai router che coordinano le reti di traffico tra i centri dati della società: “Il guasto al traffico di rete ha causato un effetto a cascata nella comunicazione tra i nostri centri dati, causando l’arresto del servizio. Siamo spiacenti per l’inconveniente causato dal blocco odierno delle nostre piattaforme”.

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Dopo circa sei ore di totale blackout, Facebook, Instagram e WhatsApp hanno lentamente ripreso a funzionare in Europa e negli Stati Uniti. Una volta tornati online i servizi, anche Zuckerberg si è rivolto ai suoi utenti: “Ci scusiamo per l’interruzione”, ha scritto sulla propria pagina Facebook. “So quanto ti affidi ai nostri servizi per rimanere in contatto con le persone a cui tieni”.

La debacle in borsa

Come anticipato, le conseguenze in borsa non si sono fatte attendere. Il titolo di Facebook, sceso fino a 322,70 dollari, ha chiuso in calo del 4,89% a 326,72 dollari, a circa il 15% dal suo record. Ma è stato registrato un forte calo per i titoli tech (-2,36%) in generale: Amazon ha perso il 2,85%, ottenenendo la sesta chiusura negativa, la striscia peggiore in oltre due anni, e cedendo dall’inizio dell’anno oltre il 2%. In deciso calo pure Twitter (-5,79%) e Snap (-5,34), mentre Apple (-2,46%), Alphabet (-2,1%), Microsoft (-2%), Netflix (-1,6%) perdono valore in misura minore. In controtendenza Tesla, che ha invece guadagnato lo 0,81% dopo aver annunciato di aver consegnato 241.300 veicoli nel terzo trimestre, un record per la società di Elon Musk, pari a un rialzo del 73% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

 L’intervento della commissaria Vestager

“L’incidente ha mostrato la necessità di garntire più concorrenza”, ha evidenziato su Twitter la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager.

“Abbiamo bisogno di alternative e scelte nel mercato tecnologico, e non dobbiamo fare affidamento su pochi grandi attori, chiunque essi siano: questo è l’obiettivo del Digital Markets Act”, ha twittato.

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