IL CASO

Facebook, l’Antitrust Ue apre un’indagine sull’acquisizione di Kustomer

Secondo gli esami preliminari sull’intenzione di inglobare la piattaforma Crm, l’Antitrust ravvisa il rischio del rafforzamento della posizione di mercato del social network nell’ambito della pubblicità online

Pubblicato il 03 Ago 2021

diffamazione-facebook-170704123405

La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per valutare la proposta di acquisizione di Kustomer da parte di Facebook. La Commissione teme che l’operazione proposta ridurrebbe la concorrenza nel mercato della fornitura di software per la gestione delle relazioni con i clienti, rafforzando ulteriormente la posizione di mercato di Facebook nel mercato della pubblicità online e aumentando la già significativa quantità di dati a disposizione di Facebook per la personalizzazione degli annunci visualizzati.

“È importante esaminare attentamente le acquisizioni potenzialmente problematiche da parte di società che sono già dominanti in determinati mercati”, ha dichiarato Margrethe Vestager, responsabile della politica della concorrenza. “Ciò vale in particolare per il settore digitale, dove Facebook gode di una posizione di leadership sia nella pubblicità display online che nei canali di messaggistica over-the-top, come WhatsApp, Messenger o Instagram. La nostra indagine mira a garantire che la transazione non danneggi le aziende o i consumatori e che tutti i dati a cui Facebook ha accesso non distorcano la concorrenza”.

L’iter che ha portato all’indagine

Nell’aprile scorso l’Antitrust Ue aveva deciso di aprire un’indagine preliminare sull’operazione a seguito di una richiesta presentata dall’Austria, alla quale si sono accodati poi anche Belgio, Bulgaria, Francia, Islanda, Italia, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo e Romania. A seguito della sua indagine preliminare, la Commissione sostiene ora di nutrire preoccupazioni circa l’impatto dell’operazione su un mercato più ampio per la fornitura di software Crm e un mercato più ristretto per la fornitura di servizi al cliente e software Crm di supporto. In particolare, la Commissione teme che, a seguito della sua combinazione con Kustomer, Facebook possa precludere l’accesso ai suoi canali di messaggistica over-the-top business-to-consumer, vale a dire WhatsApp, Messenger o Instagram.

L’indagine preliminare suggerisce che Facebook potrebbe avere la capacità, oltre a un potenziale incentivo economico, di impegnarsi in strategie di preclusione nei confronti dei rivali di Kustomer, come impedire a queste società di utilizzare i canali di messaggistica di Facebook o degradare l’accesso a questi canali. Tali strategie di preclusione potrebbero ridurre la concorrenza nel mercato della fornitura di software Crm e nel mercato della fornitura del servizio clienti e del software Crm di supporto, portando a prezzi più elevati, qualità inferiore e meno innovazione per i clienti aziendali, che a loro volta possono essere trasferiti ai consumatori.

Le preoccupazioni della Commissione

La Commissione esprime preoccupazioni anche rispetto ai mercati della fornitura di servizi di pubblicità online, o loro segmenti. Con l’acquisizione di Kustomer, Facebook potrebbe ottenere più facilmente dati dalle aziende che utilizzano il software Crm di Kustomer, inclusi “dati sulle transazioni dei clienti” che includono informazioni personal sui clienti come sesso, cronologia degli ordini e degli acquisti e “altri dati sugli eventi”, come le visualizzazioni del sito Web del cliente, le aggiunte alla lista dei desideri e le visite in negozio. I dati che le aziende memorizzano nel software Crm di Kustomer e che possono condividere con Facebook sembrano fornire un vantaggio importante nel mercato della pubblicità online.

Aumentando il vantaggio in termini di dati di Facebook nella sua capacità di personalizzare e indirizzare meglio gli annunci che fornisce, sarebbe più difficile per i rivali abbinare i servizi pubblicitari online di Facebook. Pertanto, l’operazione aumenterebbe le barriere all’ingresso e all’espansione dei concorrenti di Facebook per questi servizi, a scapito degli inserzionisti e degli editori che dovrebbero affrontare prezzi più elevati e avere meno scelta.

La Commissione, che ha collaborato strettamente con le autorità garanti della concorrenza di tutto il mondo durante l’indagine iniziale e continuerà tale cooperazione, effettuerà ora un’indagine approfondita sugli effetti dell’operazione per determinare se le sue preoccupazioni iniziali in materia di concorrenza sono confermate. L’operazione proposta è stata notificata alla Commissione il 25 giugno 2021. La Commissione dispone ora di 90 giorni lavorativi, fino al 22 dicembre 2021, per prendere una decisione. L’apertura di un’indagine approfondita non pregiudica l’esito finale dell’indagine.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati