STRATEGIE

Facebook “punta” un miliardo sulle Presidenziali Usa 2016

Raddoppiato lo staff del team politico e potenziati i servizi a disposizione dei candidati a partire dall’area dei video, nei quali i politici possono inserire link per le donazioni. Possibile anche caricare liste dei potenziali elettori

Pubblicato il 29 Lug 2015

DE.A.

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I candidati alle presidenziali statunitensi stanno dedicando sempre più risorse alla campagna elettorale digitale, per attrarre un numero maggiore di potenziali elettori. Al tempo stesso Facebook, che ha ricoperto un ruolo importante già nelle scorse elezioni, sta lavorando per espandere il suo dominio digitale nel settore politico.

Facebook – che ha 189 milioni di utenti mensili negli Stati Uniti – ha presentato i suoi servizi e strumenti a ogni campagna presidenziale per il 2016, per mostrare le novità a candidati desiderosi di raggiungere e convincere nuovi sostenitori e potenziali donatori. Secondo alcune stime, citate dal New York Times, per le presidenziali del prossimo anno si spenderà circa un miliardo di dollari in pubblicità politica online e Facebook, molto probabilmente, vedrà i suoi profitti aumentare rispetto alle precedenti elezioni.

Dal 2012, Facebook ha raddoppiato il numero di persone che costituiscono il team politico e migliorato i servizi a disposizione dei candidati. Secondo Zac Moffatt, cofondatore di Targeted Victory, un’azienda che si è occupata della campagna digitale di Mitt Romney alle presidenziali del 2012, Facebook avrà un ruolo predominante in campo pubblicitario: “Hanno l’audience più ampia, un set di strumenti per la pubblicità straordinario e l’approccio più aggressivo per permettere alle campagne di sfruttare al meglio i dati, massimizzando l’efficienza e minimizzando lo spreco”.

Un’area in cui ci sono stati notevoli miglioramenti è quella dei video. Per esempio, i candidati possono ora includere alla fine dei loro video un link per permettere agli utenti di fare una donazione o firmare una petizione, una funzione che Facebook ha definito una “chiamata ad agire”. Quando Facebook ha annunciato le sue nuove capacità video nel settembre 2014, aveva un miliardo di visualizzazioni al giorno; ora, sono diventate il quadruplo.

Un’altra innovazione è quella che permette a un candidato di caricare direttamente su Facebook una lista di persone che potrebbero votarlo o che potrebbero essere persuase a farlo, in modo da raggiungere questi elettori sul social network. Queste fonte di informazione sugli elettori permette inoltre alle campagne elettorali di trovare e raggiungere altri utenti che hanno gli stessi interessi e abitudini. Non si tratta solo di raggiungere nuovi potenziali elettori, ma di convincere i propri ad andare a votare.

I nuovi sforzi per soddisfare le esigenze dei candidati sollevano anche timori per la privacy. “Credo che la maggior parte degli utenti non abbia idea di quante informazioni Facebook raccolga o di quanto sia capace di dedurre l’orientamento politico persino da un messaggio pubblicato sulla bacheca di un amico” ha detto Marc Rotenberg, presidente di Electronic Privacy Information Center, un gruppo che si batte per il diritto alla privacy. “Se sei un utente di Facebook, Facebook sa tutto quello che hai detto, che hai pubblicato, e tutto quello su cui hai cliccato”.

“C’è un livello di precisione che non esiste altrove” ha detto Crystal Patterson, che si occupa per Facebook della comunicazione politica dei democratici. “Si tratta di mandare il messaggio giusto alla persona giusta, al momento giusto”.

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