IL BILANCIO 2016

Fastweb: utile a +239%. E la marginalità sale al 37%

La società chiude il 2016 con fatturato a 1,795 miliardi e risultato netto di 95 milioni. Abbonati fibra ottica +25% in un anno. Si consolida la performance nel segmento business/PA e aumenta la clientela mobile. Pronto lo sprint 2020 su ultrabroadband e 5G

Pubblicato il 08 Feb 2017

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Fastweb chiude il terzo anno consecutivo con clienti, fatturato e margini in crescita. Salgono anche gli investimenti, triplica l’utile e si consolida la buona performance nel segmento enterprise. Sono queste le principali indicazioni che emergono dall’esercizio fiscale 2016 della società guidata da Alberto Calcagno. Il bilancio chiuso al 31 dicembre dello scorso anno fa segnare ricavi a quota 1,795 miliardi, in crescita del 3,4% rispetto al 2015, e un margine operativo lordo (Ebitda) di 661 milioni (+15% che scende a +8% al netto di partite straordinarie). La marginalità è aumentata di quattro punti percentuali attestandosi al 37%. Aumento a tripla cifra per il free cash flow, che sale del 119% a 98 milioni, e del risultato netto pari a 95 milioni, più che triplicato in un anno (+239%) .

Nel corso dei 12 mesi in esame il numero di clienti è cresciuto del 7%, aumentando di 154mila unità e raggiungendo i 2,4 milioni di abbonati. Traina la rete in fibra ottica che conta 810mila abbonati, in crescita del 25% in un anno e pari al 34% del parco clienti Fastweb. Attualmente la società detiene il 34% di market share nell’ultrabroadband italiano.

Una performance frutto dell’impegno della telco nell’espansione della reti di nuova generazione e più in generale nella trasformazione digitale dell’azienda. Due fari strategici su cui Fastweb ha investito in un anno 581 milioni di euro (+7,4% rispetto al 2015), ossia il 32% dei ricavi. “La politica di investimenti infrastrutturali – si legge nel comunicato diffuso dalla compagnia – garantisce a Fastweb il controllo sulla qualità dei servizi, migliorando contestualmente la redditività”.

E anche i dati sulla copertura dell’infrastruttura in fibra ottica continuano a macinare segni positivi. Nel 2016 Fastweb ha infatti esteso la copertura a banda ultralarga a 1,2 milioni di famiglie e imprese, raggiungendo così un totale di 7,5 milioni di cui 2,2 milioni con tecnologia FttH (Fiber to the Home) e 5,3 milioni con tecnologia FttCab (Fiber to the Cabinet). Grazie alla tecnologia Vplus, Fastweb ha raddoppiato la velocità di navigazione fino a 200 Megabit per secondo su tecnologia FttCab, mentre a fine anno ha iniziato a lanciare servizi di connessione con velocità fino a 1 Giga su tecnologia FttH.

L’anno in corso di Fastweb segnerà un’ulteriore espansione del piano ultrabroadband per il 2020. Obiettivo: raggiungere 13 milioni di famiglie e imprese in banda ultralarga (circa il 50% della popolazione rispetto al 30% di fine 2016), di cui 8 milioni con tecnologia FttCab e 5 milioni con tecnologia FttH. I 3 milioni di nuovi collegamenti in FttH saranno realizzati da Flash Fiber, la joint venture tra Fastweb e Tim, costituita ad agosto 2016 con l’obiettivo di portare la fibra fino alle abitazioni in 29 città. A fine anno erano già 200 mila le abitazioni raggiunte in fibra da Flash Fiber.

Anche il piano di copertura nazionale del servizio Wow Fi, il servizio di offload del traffico dati mobile su Wi-Fi condiviso, è stato completato nel 2016, realizzando la più grande community Wi-Fi in Italia. Il servizio risulta attivo in 800 città italiane con 1,5 milioni di clienti abilitati.

Nel segmento di clientela enterprise, Fastweb ha guadagnato negli ultimi 12 mesi un punto percentuale di quota mercato, salendo al 28% e confermando la posizione di secondo operatore per la fornitura di servizi Tlc e Ict alle grandi aziende e alla Pubblica Amministrazione. “Grazie agli investimenti nella propria infrastruttura di rete, nel Data Center di nuova generazione certificato Tier IV dall’Uptime Institute di New York, nello sviluppo di nuove soluzioni ICT – spiega il comunicato – Fastweb ha conquistato nuove quote di mercato nel segmento Cloud Computing e Security ICT. La quota di mercato del Cloud di Fastweb è superiore al 10% (quota operatori Tlc)”. Fra le aziende del segmento Top acquisite nel 2016 si annoverano Banca Popolare di Milano, Tnt Global Express, Co.Ge.In, Sea Aeroporti di Milano.

Inoltre, Fastweb si è confermata tra I fornitori di primo piano della PA aggiudicandosi gare di grande rilevanza: telefonia, sicurezza, videosorveglianza, gestione e manutenzione dei centralini e delle postazioni di lavoro. Per rafforzare ulteriormente la propria presenza in ambito business, a dicembre Fastweb ha siglato un accordo che prevede l’acquisito del ramo d’azienda Tiscali Business che comprende i clienti del segmento Top client di Tiscali e il contratto-quadro per i servizi di connettività (SPC) alla pubblica amministrazione. L’accordo è subordinato al positivo esito di un giudizio amministrativo attualmente pendente relativo al contratto-quadro SPC.

Infine il mobile, su cui Fastweb è decisa a investire con forza nei prossimi anni. Fra 2015 e 2016 la base clienti è aumentata del 27% e dallo scorso mese la società ha realizzato il passaggio a Full Mobile Virtual Network Operator (Full MVNO) grazie a un accordo con Tim che garantisce maggiore qualità, più ampia copertura di rete e accesso ai servizi 4G. Nel quarto trimestre dell’anno, Fastweb ha iniziato a offrire servizi 4G e 4GPlus e ha avviato la migrazione della customer base. Inoltre, per offrire ai propri clienti servizi sempre più convergenti estendendo la propria qualità infrastrutturale anche al mobile, Fastweb ha annunciato la realizzazione di una rete 5G-ready basata su small cells che sarà operativa nel 2020 sul 20% del territorio nazionale. Per la realizzazione della rete 5G, Fastweb farà leva sugli asset su cui ha investito in questi anni: la fibra, oltre 20 mila cabinet che saliranno a 50 mila nel 2020 già predisposti a ospitare le small cells, le frequenze 3,5 GHz disponibili grazie a un accordo siglato a dicembre con Tiscali.

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