CONSIGLIO DEI MINISTRI

Fintech, ok al decreto Giorgetti per sperimentazione nuove tecnologie

L’obiettivo del regime pilota è consentire ai player di mercato di operare in un ambiente controllato a registro distribuito, assicurando un alto livello di affidabilità a tutela dei risparmiatori. Introdotta anche una misura di semplificazione volta al perseguimento dell’innovazione di servizi e prodotti nei settori finanziario, creditizio, assicurativo e dei mercati regolamentati

Pubblicato il 17 Mar 2023

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Il governo italiano apre la strada alla finanza digitalizzata e alla blockchain per azioni e bond: il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge, presentato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in materia di “emissione e circolazione in forma digitale di strumenti finanziari e misure di semplificazione della sperimentazione fintech”.

Il decreto legge introduce le norme per l’emissione di azioni e obbligazioni “tokenizzate” e rappresenta un tassello fondamentale per la realizzazione degli investimenti in digitalizzazione e senza oneri per la finanza pubblica adeguando l’ordinamento nazionale alle disposizioni del Regolamento Ue 2022/85 relativo a un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia a registro distribuito (Dlt pilot regime).

L’Italia attua il regolamento Ue sulla blockchain

Il testo – si legge nella nota del governo – introduce norme necessarie per dare attuazione al regolamento (Ue) 2022/858, relativo a un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla “tecnologia a registro distribuito” o Dlt pilot regime, cioè su un archivio di informazioni in cui sono registrate le operazioni relative a strumenti finanziari e digitali e che è condiviso da dispositivi o applicazioni informatiche in rete e sincronizzato tra di essi.

Il regolamento prevede una disciplina comune delle forme di circolazione degli strumenti finanziari digitali basate su soluzioni tecnologicamente avanzate.

Test fintech in ambiente controllato 

Si introducono, inoltre, “misure di semplificazione della sperimentazione relativa alle attività di tecno-finanza (Fintech), di cui al decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, con la quale è stato introdotto nell’ordinamento un regime semplificato e transitorio (c.d. regulatory sandbox) per la sperimentazione delle attività di innovazione tecnologica digitale nei settori bancario, finanziario e assicurativo, al fine di consentire agli operatori fintech di testare soluzioni innovative dal punto di vista digitale, con un costante dialogo con le autorità di vigilanza”.

L’obiettivo del regime pilota è dunque consentire agli operatori di mercato di sperimentare l’utilizzo di nuove tecnologie in un ambiente controllato a registro distribuito, assicurando un livello di affidabilità delle trasmissioni finanziarie a tutela dei risparmiatori.

Semplificazione per le attività nella sandbox

Il decreto legge, spiega la relazione al provvedimento, è volto a fare in modo che gli operatori italiani non subiscano uno svantaggio competitivo rispetto agli altri paesi – ma anche ad evitare la procedura di infrazione dell’Ue, visto che l’Italia era già stata messa sull’avviso per il suo ritardo nel recepimento (che deve essere fatta entro il 23 marzo 2023).

Secondo gli esperti sentiti dal Sole 24 Ore, il nuovo decreto presenta un intervento ad ampio raggio e sembra essere una versione migliore rispetto alle precedenti per la semplificazione dell’esercizio delle attività riservate nella sandbox regolamentare. Il provvedimento introduce, infatti, una misura di semplificazione della sperimentazione fintech volta al perseguimento dell‘innovazione di servizi e di prodotti nei settori finanziario, creditizio, assicurativo e dei mercati regolamentati, si legge in una nota per i media.

I titoli che possono essere tokenizzati

Il Regolamento Ue prevede l’emissione, la negoziazione e il regolamento di transazioni in token che rappresentano digitalmente determinati titoli.

I titoli che possono essere tokenizzati includono: azioni, obbligazioni, titoli di debito emessi dalle società a responsabilità limitata, ulteriori titoli di debito la cui emissione è consentita ai sensi dell’ordinamento italiano, ricevute di deposito relative a obbligazioni e altri titoli di debito, strumenti del mercato monetario regolati dal diritto italiano e azioni o quote di organismi di investimento collettivo.

L’ecosistema italiano cresce

L’ecosistema Fintech & Insurtech italiano ha continuato a crescere nel 2022 nonostante le tensioni geopolitiche ed economiche grazie all’incremento di player e ricavi, la comparsa dei primi unicorni, il crescente apprezzamento dei servizi digital finanziari e assicurativi e l’acquisizione di nuovi utenti. Lo afferma la nuova ricerca dell’Osservatorio fintech & insurtech della School of Management del Politecnico di Milano, secondo cui  nel nostro Paese si contano attualmente 630 startup e scaleup di comparto, di cui 27 costituite da gennaio ad oggi, capaci di raccogliere oltre 900 milioni di euro di funding nel 2022, raggiungendo complessivamente 3,7 miliardi di euro dal 2009 ad oggi. Permane un alto livello di concentrazione: il 5% delle startup/scaleup ha raccolto il 90% del funding totale, mentre Milano è l’indiscussa capitale con il 69% degli investimenti complessivi.

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