TAR E CONSIGLIO DI STATO

Giustizia amministrativa, le udienze ripartono online: Teams la “app” prescelta

Modalità “da remoto” per garantire la piena operatività. La piattaforma di Microsoft, che in Italia ha registrato una crescita del 775% in un solo mese, considerata la più indicata. In alternativa Skype for Business

Pubblicato il 15 Apr 2020

L. O.

giustizia

Torna da domani a pieno regime la Giustizia amministrativa. Tar e Consiglio di Stato faranno leva, come previsto dal decreto di marzo,  sul Processo amministrativo telematico, e sulle norme che hanno temporaneamente ridisegnato il processo adeguandolo alle necessità distanziamento sociale per arginare il contagio da Coronavirus.

In particolare il corretto svolgimento delle udienze viene garantito, si legge nel dl, da “collegamenti da remoto con modalità idonee a salvaguardare il contraddittorio e l’effettiva partecipazione dei difensori alla trattazione dell’udienza” grazie a soluzioni mirate “ad assicurare l’omogeneità di prassi tra gli uffici”.

Giustizia amministrativa, tecnologie consigliate

Fra le indicazioni tecniche fornite, il suggerimento principale è quello di effettuare i collegamenti attraverso Microsoft Teams o Skype for business, già in dotazione presso gli organi di Giustizia Amministrativa. Tra i due programmi è consigliato l’utilizzo del primo, non solo perché è destinato a sostituire definitivamente Skype entro qualche mese, ma anche perché Microsoft Teams espande le capacità di Skype for Business raggruppando file, chat e app in un’unica app integrata. Resta ferma, tuttavia, la possibilità di ciascun Presidente di scegliere modalità di connessione remota diversa, ivi inclusa la possibilità di chiamate telefoniche in call conference.

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In via “subordinata” viene suggerito l’utilizzo di sistemi di connessione audio di gruppo tramite WhatsApp che però permette di effettuare collegamenti fino ad un numero massimo di 4 partecipanti e che, pertanto, appare sconsigliabile per il grado di appello.

La nota del dl specifica, infine, che – per quanto possibile – occorre utilizzare le reti wi-fi domestiche e, solo in via subordinata, la connessione 3G tramite il mobile router wi-fi così da evitare il sovraccarico della rete internet di Giustizia Amministrativa.

Microsoft: vola lo smart working nel mondo

Si tratta di un altro passo verso lo smart working che sta cambiando drasticamente il mondo del lavoro e dell’educazione, portando milioni di persone a doversi adattare a una nuova normalità.

Secondo il primo Work Trend Index pubblicato da Microsoft sono 2,7 miliardi i minuti trascorsi in meeting su Teams in un giorno medio, con un aumento del 200% rispetto ai 900 milioni rilevati il 16 marzo. Questo dato conferma la crescente richiesta di tecnologie che potenzino la comunicazione e la produttività, offrendo le massime garanzie di sicurezza. Significativo anche il dato italiano: nel nostro Paese, infatti, in un solo mese le chiamate e le riunioni su Teams sono aumentate del 775%.

183.000 utenti in 175 Paesi utilizzano Teams for Education per aiutare gli insegnanti a restare in contatto con i propri studenti attraverso le classi digitali. Microsoft ha introdotto due nuove funzionalità molto attese: la possibilità per gli organizzatori di chiudere il meeting per tutti i partecipanti e di ottenere l’elenco di chi si è unito alla riunione.

Gli utenti sono più portati a usare la videocamera durante le riunioni digitali per sentirsi più vicini ai propri interlocutori.

La frequenza dell’utilizzo della videocamera durante le riunioni su Teams è raddoppiata rispetto a prima del lockdown e il numero totale di video call su Teams è cresciuto del 1.000% nel solo mese di marzo.

Norvegia e Paesi Bassi sono i due Paesi più propensi ad accendere la videocamera durante i meeting su Teams. Lo fa il 60% di loro. Seguono gli Australiani (57%), gli Italiani (53%), i Cileni (52%), gli Svizzeri (51%) e gli Spagnoli (49%). La percentuale di Inglesi, Svedesi e Canadesi si attesta invece al 47%, i Messicani al 41%. In fondo alla classifica gli Indiani (22%), seguiti da Singapore (26%), Sudafrica (36%), Francia (37%), Stati Uniti (38%) e Giappone (39%).

I cambiamenti nel modo in cui lavoriamo e restiamo in contatto con gli altri avranno conseguenze anche dopo la fine dell’emergenza, dice Microsoft. Sebbene molte persone stiano tornando in ufficio in Cina, tuttora il numero di nuovi utenti Teams è più del doppio rispetto alla fine di gennaio.

Anche il numero di utenti attivi giornalieri su Teams in Cina è in continua ascesa.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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