Google, dal fisco francese stangata da 1,6 miliardi

Valutato dal ministero delle Finanze l’ammontare delle tasse arretrate per utilizzo di “tecniche aggressive di ottimizzazione fiscale”. Per Mountain View è la terza grana fiscale in Europa dopo quelle in Italia e Regno Unito

Pubblicato il 25 Feb 2016

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Non si placano le tensioni tra i big Usa dell’hi-tech e le agenzie fiscali europee. L’accordo tra Apple e il fisco italiano e quello tra Google e le autorità del Regno Unito sembrano aver sbloccato un vero e proprio effetto a cascata nella guerra fiscale dei paesi europei nei confronti delle multinazionali.

L’ultima accusa arriva dalla Francia ed è diretta ancora una volta a Big G, a cui il fisco francese avrebbe chiesto 1,6 miliardi per chiudere il procedimento relativo all’evasione fiscale messa in atto da Mountain View anche in terra transalpina. La cifra iniziale degli arretrati relativi agli esercizi 2011-2013 era stata stimata da alcune fonti in un range compreso tra i 500 milioni e il miliardo.

Ora, stando ad indiscrezioni che né il governo francese né Google hanno commentato, si sarebbe arrivati tra penalità di ritardato pagamento e altre ammende ad una cifra ancora più alta, appunto un miliardo e 600 milioni. Una cifra rispetto alla quale i 227 milioni contestati a Mountain View in Italia sembrano poca roba.

Michel Sapin, ministro delle Finanza francese si era limitato a dire nelle scorse settimane che, in casi come questi, la Francia non avrebbe riservato alcun trattamento di favore, scartando anche l’ipotesi di negoziati. Insomma, nessuna volontà di trattare, anzi una precisa determinazione nel riprendersi tutto il dovuto.

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