PRIVACY

Google, più trasparenza nella pubblicità: arriva “About this Ad”

Al via nei prossimi giorni alcune delle misure annunciate a luglio. Sarà possibile bloccare e segnalare gli annunci sgraditi  

Pubblicato il 13 Nov 2020

A. S.

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Google ha deciso di anticipare alcune delle misure annunciate a luglio nell’ambito del proprio impegno per migliorare la privacy degli utenti nella pubblicità online. Tra le nuove funzioni arriva – e sarà implementata nell’arco di una settimana per Google Ads e per Display & Video 360 – “About this Ad”, un miglioramento della funzione “Why this Ad?”.

Una volta che il roll-out sarà completato, “About this Ad” metterà a disposizione degli utenti le funzionalità “blocca questo annuncio” e “segnala questo annuncio”, e fornirà informazioni di verifica sull’inserzionista e sulla sua identità. “Queste modifiche – spiega Big G in una nota –  sono volte a fornire agli utenti sempre maggiore trasparenza e controllo, oltre a consentire un accesso rapido alle impostazioni relative agli annunci dal proprio account Google.

“Le persone desiderano ricevere informazioni sugli annunci che vedono e avere la possibilità di segnalare le inserzioni che non sono adatte a loro – commenta Sophie Finck, Product manager di Google – “About this Ad” fornisce un miglioramento sia a livello di trasparenza degli annunci pubblicitari, sia della singola esperienza che ogni utente vive sui diversi dispositivi. Abbiamo reso disponibile “About this Ad” su Google Ads e Display & Video 360, e estenderemo questa nuova interfaccia utente su altre piattaforme pubblicitarie nel 2021″.

Nei giorni scorsi Google era finita nel mirino dell’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che aveva formulato ipotesi di accusa di Abuso di posizione dominante e avviato un’istruttoria nei confronti della società controllata da Alphabet Inc. Con queste motivazioni erano scattati una serie di accertamenti ispettivi nelle sedi di Google, grazie alla collaborazione dei militari della Guardia di Finanza.

Alla base dell’istruttoria ci sarebbe la violazione dell’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea relativo a disponibilità e utilizzo dei dati per l’elaborazione delle campagne pubblicitarie di display advertising, ovvero lo spazio che editori e proprietari di siti web mettono a disposizione per la pubblicazione di contenuti pubblicitari. Secondo l’Autorità, Google avrebbe rafforzato la sua già dominante posizione nella filiera digitale utilizzando in modo discriminatorio l’enorme mole di dati raccolti attraverso le proprie applicazioni: questo avrebbe impedito agli operatori concorrenti nei mercati della raccolta pubblicitaria online di poter competere in modo efficace.

“Il futuro della pubblicità digitale promette nuove tecnologie, nuovi standard, approcci migliori e più sostenibili, ma ci vorrà del tempo per raggiungere tutto questo – spiega Google sul blog post in cui annuncia le nuove funzionalità – Riconosciamo la preoccupazione che molti nel settore stanno vivendo durante questo periodo di transizione. Sebbene ci siano cambiamenti all’orizzonte, è essenziale che marketer e publisher possano agire prontamente”.

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