IL PROGETTO

Il 5G “accende” Cte Next, al debutto il nuovo polo tecnologico di Torino

Dalle smart road a Industria 4.0, nasce il “super-laboratorio” gestito da Csi Piemonte che punta a sviluppo di impresa e innovazione urbana in settori strategici. Al centro le connessioni di quinta generazione mobile targate Tim. 13 i partner del progetto guidato dal Comune. Sul piatto 1 milione per le sperimentazioni

Pubblicato il 06 Lug 2021

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Dalle smart road all’Urban Air Mobility, da Industria 4.0 ai Servizi Urbani Innovativi. Sono i fronti strategici su cui lavorerà la Casa delle Tecnologie Emergenti – Cte Next che debutta a Torino negli spazi di Csi Next. Al centro le tecnologie emergenti abilitate dal 5G di TimIoT, Intelligenza Artificiale e Blockchain – in grado di promuovere lo sviluppo di impresa e l’innovazione urbana in alcuni settori strategici per la città.

Cosa prevede il nuovo polo

Il nuovo polo prevede 1 centro di trasferimento tecnologico, 3 laboratori tematici e 3 aree di stress test dotati di infrastruttura 5G multiservizio, oltre 15 nodi 5G outdoor su tutto il territorio cittadino, 40 nuove postazioni di coworking oltre 15 servizi consulenziali attivi, 12 ‘Chiamate alle imprese’ nei 4 anni, più di 1 milione di euro di contributi per sperimentazioni in campo.

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Dopo un’articolata progettazione con gli attori del territorio, terminata durante la pandemia di Covid-19, il progetto Cte Next, con capofila il Comune di Torino, è stato ammesso al finanziamento (classificandosi al primo posto tra le 5 città premiate in Italia) dal Ministero Sviluppo Economico (Fondi Fsc) nell’ambito del Programma per le Tecnologie Emergenti a dicembre 2020 e formalmente avviato a marzo 2021.

Gli obiettivi del piano

L’obiettivo è realizzare a Torino, in stretta collaborazione con gli Atenei torinesi e ad altri 10 partners strategici del progetto (Fondazione Links, CIM 4.0, I3P, 2I3T CSI PIEMONTE, 5T srl, Fondazione Torino Wireless, Digital Magics, Talent Garden, TIM) un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti abilitate dal 5G di Tim (IoT, Intelligenza Artificiale e Blockchain) in grado di promuovere lo sviluppo di impresa e l’innovazione urbana in alcuni settori strategici per Torino.

Smart Road, intesa come mobilità avanzata, sicura, intelligente, autonoma e connessa; Urban Air Mobility, per sfruttare le potenzialità di integrazione delle soluzioni di mobilità aerea a supporto di applicazioni di interesse urbano; Industria 4.0, costruendo sul passato industriale di Torino, puntando a promuovere soluzioni innovative per connettere macchine, oggetti, risorse e persone in ambiente produttivo e lungo la supply chain. Infine, l’ambito trasversale dei Servizi Urbani Innovativi, ovvero il potenziale del 5G a supporto della Pubblica Amministrazione, per l’erogazione di migliori servizi al cittadino, la gestione di risorse, beni e spazi pubblici, la valorizzazione del territorio e lo sviluppo di business.

Sotto il segno dell’open innovation

Sarà – si legge in una nota – “una ‘Casa diffusa’, ospitale, profondamente radicata nelle competenze e negli asset dell’ambiente circostante aperta ad attrarre talenti e opportunità dall’Italia e dal mondo. Accoglierà principalmente aspiranti imprenditori, start-upper, PMI in processi strutturati di accelerazione e di trasferimento tecnologico”.

Il polo coinvolgerà attivamente una community più ampia di soggetti interessati (altre PA, mondo della ricerca, Grandi Imprese) in ottica di open innovation a partire dallo ‘Stakeholder Group’ appena avviato.

Lavorerà in rete con il Mise e con le altre ‘Case delle Tecnologie Emergenti’ analogamente finanziate e coopererà con altre PA in Italia – tramite il Cluster Nazionale Smart Communities – e all’estero per promuovere modelli di supporto all’innovazione urbana. E abiliterà – tramite azioni di animazione e programmi di supporto – l’attrazione, lo sviluppo e la crescita di startup e PMI innovative e la realizzazione di sperimentazioni urbane, coinvolgendo i cittadini e il territorio in processi di co-design di soluzioni e servizi innovativi per gli utenti.

Gli obiettivi di Cte Next

Cte Next è un progetto di ‘sistema’ che costruisce e amplia gli obiettivi di ‘Torino City Lab’ la politica di innovazione del Comune che dal 2018 ha trasformato la Torino in un laboratorio di innovazione a cielo aperto.

“Grazie al costante e resiliente lavoro dell’Amministrazione realizzato negli ultimi 5 anni sul tema innovazione e smart city, Torino ha vinto a livello nazionale questo ambito programma che ha l’obiettivo di accelerare la transizione delle città leader dell’innovazione verso nuovi modelli di sviluppo urbano sostenibile – dicono Chiara Appendino e Marco Pironti, rispettivamente Sindaca e Assessore all’Innovazione della Città -. Torino è diventata una città laboratorio riconosciuta internazionalmente per le sue sperimentazioni da smart city, che fanno leva su tecnologie emergenti per creare nuovi servizi alle imprese e al cittadino. Crediamo fermamente che questo programma possa potenziare Torino e il suo ecosistema dell’innovazione portando benefici tangibili e sostenibili per il territorio e i suoi attori”.

“Oggi inauguriamo, a fianco della nostra storica sede, una struttura altamente innovativa che rappresenterà il ponte ideale fra presente e futuro della pubblica amministrazione, oltre che il punto di incontro con ricerca e industria – afferma Pietro Pacini, Direttore Generale del Csi Piemonte -. Una fucina per le idee e una palestra per esercitarsi nell’innovazione, che trarrà ispirazione anche dalla bellezza degli spazi che verranno messi a disposizione per contribuire a creare la Torino di domani. Ci stiamo lavorando da anni e sono certo che concretizzerà al meglio l’ideale di un settore pubblico finalmente veloce, facile e vicino alle persone’.

La forza di Cte Next, si legge ancora nella nota, “è il partenariato  – ampio, multi-stakeholder, pubblico e privato con esperienze e asset differenti in settori trasversali e verticali – in grado di supportare le imprese, primi ‘clienti’ della Cte,  in un processo di accompagnamento strutturato volto alla creazione di impresa innovativa, all’accelerazione di start-up, al trasferimento tecnologico e di competenze verso le PMI il cui fine ultimo è promuovere attività dimostrative di soluzioni e servizi urbani innovativi pronti a migliorare le condizioni di vita nelle città”.

Un modello di ‘Casa diffusa’ che vede in Csi Next il suo presidio centrale e che lavorerà in rete con altri luoghi dell’innovazione torinese. Anzitutto Ogr Torino che attraverso Ogr Tech powered by Talent Garden, hub internazionale per l’innovazione e accelerazione di impresa. Tale spazio è stato identificato come luogo dell’animazione, cuore pulsante della community dell’innovazione torinese.

E poi i laboratori diffusi, tematizzati per settore o per funzione e utilizzabili a geometria variabile da start-up e Pmi nell’ambito dei percorsi di accelerazione e trasferimento tecnologico. In particolare: il laboratorio Click del Politecnico di Torino, finalizzato alla creazione di impresa e all’open innovation; il laboratorio HPC4AI-CC dell’Università di Torino, focalizzato sul tema del ‘federated learning’; i laboratori della Fondazione Links che offriranno asset e competenze sulla cybersecurity e sulla smart mobility.

Infine, le “aree di stress test”, spazi dedicati – indoor o  outdoor – dove le imprese potranno misurarsi con la sperimentazione in condizioni reali delle proprie soluzioni, avendo a disposizione un’adeguata infrastrutturazione per settori specifici. La Cte Next di Torino metterà a disposizione in particolare aree dedicate al testing per l’Urban Air Mobility  – oltre al Doralab anche l’area del Valentino; il circuito Smart Road e le linee pilota del CIM 4.0.

Le tecnologie emergenti abilitate dal 5G di TIM costituiscono un ingrediente fondamentale di Cte Next che, tramite i partners tecnologici realizzerà un’infrastruttura multiservizio diffusa e utilizzabile on-demand da startup, da Pmi e dai soggetti industriali coinvolti nel programma, al fine di sviluppare, testare e dimostrare soluzioni innovative nei 4 verticali oggetto del finanziamento.

Il progetto, partito il 1 marzo 2021 e con una durata di 4 anni, entrerà nel vivo dopo l’estate quando sarà ufficialmente lanciato il ‘Catalogo dei servizi’, l’offerta integrata di facilities e servizi consulenziali rivolti a start-up e PMI realizzati dai partners Knowledge experts e Vertical experts attivi a geometria variabile e in funzione delle esigenze delle imprese/utenti per tutta la durata del progetto.

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