IL PIANO UE

Il Chips Act entra in vigore: 3,3 miliardi di fondi per spingere l’industry europea

L’obiettivo è raddoppiare la market share e portarla al 20%. Le risorse serviranno a sostenere lo sviluppo di linee pilota avanzate, di una piattaforma di progettazione basata sul cloud e la creazione di centri di competenza. Via a un Chips Fund per facilitare l’accesso ai finanziamenti. Determinante il coordinamento con gli Stati membri per stimare la domanda di semiconduttori e anticipare eventuali carenze nella catena di approvvigionamento

Pubblicato il 21 Set 2023

chip europa

Il Chips act entra in vigore: arriva così la fase operativa della legge europea che attua “una serie completa di misure per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, la resilienza e la leadership tecnologica dell’Ue nelle tecnologie e nelle applicazioni dei semiconduttori“, come afferma la Commissione europea. Sovranità digitale, controllo di supply chain sempre più dominate dalle incertezze geopolitiche e sostegno alla doppia transizione digitale e green, anche tramite la ricerca e l’attrazione degli investimenti, sono alla base di una più strutturata politica e legislazione europea sui chip.

Concretamente, lo European Chips act rafforzerà le attività manifatturiere nell’Unione, stimolerà l’ecosistema europeo della progettazione e sosterrà lo scale-up e l’innovazione lungo l’intera catena del valore, afferma Bruxelles.

Il Consiglio Ue ha approvato definitivamente il Chips act a fine luglio. Il programma dovrebbe mobilitare 43 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati (3,3 miliardi di euro dal bilancio dell’Ue), con l’obiettivo di raddoppiare la quota di mercato globale nei semiconduttori detenuta dall’Ue dall’attuale 10% ad almeno il 20% entro il 2030.

I tre pilastri: collegamento tra ricerca e industria

L’European Chips act è costituito da tre pilastri principali.

Il primo – l’iniziativa Chips for Europe – rafforza la leadership tecnologica dell’Europa, facilitando il trasferimento di conoscenze dal laboratorio al fab, colmando il divario tra ricerca e innovazione e attività industriali e promuovendo l’industrializzazione delle tecnologie innovative da parte delle imprese europee. L’iniziativa Chips for Europe sarà attuata principalmente dall’impresa comune Chips.

L’iniziativa sarà sostenuta da 3,3 miliardi di euro di fondi dell’Ue, che dovrebbero essere accompagnati da fondi degli Stati membri. Concretamente, questo investimento sosterrà attività come la creazione di linee di produzione pilota avanzate per accelerare l’innovazione e lo sviluppo tecnologico, lo sviluppo di una piattaforma di progettazione basata su cloud, l’istituzione di centri di competenza, lo sviluppo di chip quantistici, nonché la creazione di un Chips Fund per facilitare l’accesso al finanziamento del debito e al capitale proprio.

Investimenti e capacità produttiva

Il secondo pilastro del Chips act mira a incentivare gli investimenti pubblici e privati negli impianti di produzione per i produttori di chip e i loro fornitori.

La legge – spiega la Commissione europea – crea un quadro per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento attirando investimenti e migliorando le capacità produttive nella produzione di semiconduttori. A tal fine, stabilisce un quadro per gli impianti di produzione integrati e le fonderie aperte dell’Ue che sono “first-of-kind” nell’Unione e contribuiscono alla sicurezza della supply chain e a un ecosistema resiliente nell’interesse dell’Unione. La Commissione ha già indicato, al momento della proposta del Chips act, che gli aiuti di Stato possono essere concessi alle strutture “first-of-kind”.

La collaborazione tra Stati membri

Nel suo terzo pilastro, il Chips act ha istituito un meccanismo di coordinamento tra gli Stati membri e la Commissione per rafforzare la collaborazione con e tra gli Stati membri, monitorare l’offerta di semiconduttori, stimare la domanda, anticipare le carenze e, se necessario, innescare l’attivazione di una fase di crisi.

Come primo passo, un sistema di allarme è stato istituito il 18 aprile 2023. Consente a qualsiasi parte interessata di segnalare interruzioni della catena di approvvigionamento dei semiconduttori.

In vigore anche l’impresa comune sui chip

Insieme al Chips act entra in vigore il regolamento sull’impresa comune (joint undertaking) Chip, che consente l’inizio dell’attuazione della parte principale dell’iniziativa Chips for Europe. Inizierà la sua attività anche il Chips Fund inizierà le sue attività.

Infine, con l’entrata in vigore del Chips act, inizierà formalmente anche il lavoro del nuovo European semiconductor board, che sarà la piattaforma chiave per il coordinamento tra la Commissione, gli Stati membri e le parti interessate.

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