INDUSTRIA DIGITALE

Industria 4.0, indagine della Camera. E il documento del Mise che fine ha fatto?

All’odg della seduta di domani della Commissione Attività produttive c’è la deliberazione di un’indagine conoscitiva, che secondo quanto risulta a CorCom dovrebbe durare fino a luglio. Intanto aleggia una certa aura di mistero sul documento a cui lavora da mesi Stefano Firpo

Pubblicato il 01 Feb 2016

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Raccogliere quanti più elementi possibili per procedere alla definizione di un quadro normativo che consenta alla filiera manifatturiera italiana di rispondere alle sfide della digitalizzazione. È questo l’obiettivo a cui sta lavorando la Commissione Attività Produttive della Camera. La convocazione della X Commissione ha infatti al punto uno dell’ordine del giorno di domani, 2 febbraio, “la deliberazione di un’indagine conoscitiva su Industria 4.0”, tema a cui la Commissione sta lavorando già da tempo e che dunque – a meno di colpi di scena dell’ultim’ora – otterrà il disco verde. Secondo quanto risulta a CorCom la Commissione intende concludere i lavori in tempi rapidi tant’è che la conclusione dell’indagine sarebbe stata calendarizzata per fine luglio.

Che la Camera abbia deciso di accendere i riflettori sul tema della manifattura digitale è decisamente positivo poiché è segno del progressivo interessamento del Paese ai temi dell’innovazione. D’altro canto però il ministero dello Sviluppo economico sta lavorando già da mesi sul tema, con tanto di associazioni ed esperti coinvolti attorno ad un tavolo ad hoc. A che punto sono i lavori del Mise? Intorno al documento, della cui elaborazione è stato incaricato Stefano Firpo, direttore generale per la Politica industriale la competitività e le Pmi, comincia ad aleggiare una certa aura di mistero. Annunciato inizialmente per fine luglio 2015, poi in occasione di Venaria, poi sotto l’Albero di Natale e, – ultimo degli annunci sul Sole 24Ore – in occasione degli Stati Generali dell’Industria per fine gennaio, evento che al momento è stato rimandato, il documento per il momento non si è visto. Chi scrive ha avuto occasione di visionarne almeno un paio di versioni (ecco qui la versione più recente del documento), rivedute e corrette a seguito del confronto con i vari esperti chiamati a dire la propria, e non si capiscono i motivi di una roadmap che continua a slittare. Anche perché si tratta comunque di un documento di “visione” che dovrebbe fare poi da base all’elaborazione di una strategia di governo fatta di azioni concrete.

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