INFRASTRUTTURE

Intelligenza artificiale, parte la corsa ai chip: in pole OpenAi e Meta

La società di Altman in trattative con investitori mediorientali e aziende, fra cui Tsmc, per costituire una startup dedicata alla produzione di semiconduttori. Zuckerberg annuncia l’acquisto di 350mila schede H100 Nvidia per l’infrastruttura AI. E intanto xAI di Musk si assicura 500 milioni di dollari e viaggia verso l’obiettivo del miliardo

Pubblicato il 22 Gen 2024

intelligenza artificiale

Grandi manovre attorno alle principali società coinvolte nello sviluppo di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. Guardando al futuro i giganti e le società emergenti del settore stanno producendo il massimo sforzo per garantirsi la possibilità di continuare a sviluppare i loro progetti anche in futuro, senza essere frenati da un eventuale shortage di componenti o dalle fluttuazioni dei loro prezzi, e mettendo insieme gli investitori interessati a spingere al massimo nella direzione dell’innovazione. Uno dei campi in cui gli investitori stanno concentrando la loro attenzione è quello dei chip, che saranno fondamentali per garantire da qui in avanti lo sviluppo dell’intelligenza artificiale: tanto che OpenAI, Meta e xAI di Elon Musk stanno pianificando le mosse guardando al lungo termine.

OpenAI punta al lancio di una startup sui chip

Al lancio di una startup specializzata nella produzione di semiconduttori starebbe pensando OpenAI: secondo le anticipazioni pubblicate dal Financial Times, il Ceo della società “madre” di Chat Gpt sarebbe in trattative un pool di investitori mediorientali e con il colosso di Taiwan Tsmc per creare la nuova società che servirebbe per rendere OpenAI più autosufficiente dal punto di vista dei chip riducendone la dipendenza da Nvidia.

Non è chiaro se la nuova startup immaginata da Altman, non è ancora chiaro se si tratterà di una società che rimarrà sotto al cappello di OpenAI come un ramo di business o se si posizionerà sul mercato in maniera indipendente, figurando di fatto – con il passare del tepo – come uno dei principali fornitori di OpenAI.

Nei suoi colloqui il Ceo di OpenAi Sam Altman si sarebbe spinto fino agli Emirati Arabi, dive avrebbe contattato lo sceicco Tahnoon bin Zayed al-Nahyan, fratello del presidente Mohammed bin Zayed al-Nahyan, oltre che presidente di alcuni dei più potenti fondi di investimento statali di Abu Dhabi, tra cui Adq e l’Abu Dhabi Investment Authority da 800 miliardi di dollari, e di G42, società che opera nel settore dell’intelligenza artificiale e conta su partnership con Microsoft e la stessa OpenAi.

Sul versante delle attività di ricerca e sviluppo più strettamente legate alle soluzioni, intanto, è attesa sul mercato la nuova release di ChatGpt destinata ad aggiornare Chat Gpt 4.

Meta: maxi acquisto di schede Nvidia

La stessa preoccupazione di un eventuale shortage di chip per supportare gli sviluppi dei progetti basati sull’intelligenza artificiale è quella che ha messo Meta sull’avviso di accaparrarsi 350mila schede H100 di Nvidia da destinare alle proprie infrastrutture di intelligenza artificiale, per una spesa che potrebbe ammontare, secondo le indisrezioni che circolano in queste ore, a 9 miliardi di dollari.

Ad annunciare la strategia era stato con un post su Reels lo stesso Mark Zuckerberg, founder e Ceo di Meta, spiegando che che la “roadmap futura” dell’azienda per l’intelligenza artificiale richiederà questo investimento massiccio.

Elon Musk raccoglie 500 milioni di dollari di investimenti di xAI 

Potrebbe intanto presto tagliare il traguardo del miliardo di dollari di investimenti xAI, la società specializzata sull’intelligenza artificiale fondata da Elon Musk con l’obiettivo di fare concorrenza a OpenAI. La società infatti, secondo quando anticipato da Bloomberg, si sarebbe assicurata 500 milioni di dollari di nuovi investimenti.

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