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Intelligenza artificiale, via alla consultazione per la nuova convenzione europea

Il comitato di esperti del Consiglio d’Europa prepara il terreno a un framework legale. Focus sulle questioni etiche. Rappresentanti di governi, pubbliche amministrazioni, organizzazioni internazionali, società civile, aziende, mondo universitario ed esperti potranno sottoporre le proprie osservazioni entro il 29 aprile

Pubblicato il 01 Apr 2021

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Il comitato di esperti del Consiglio d’Europa (Cahai) incaricato di preparare la futura convenzione europea sull’intelligenza artificiale ha lanciato una consultazione online multi-stakeholder. Il focus è sui temi etici connessi con l’adozione nell’Unione europea di tecnologie di Ai.

La consultazione del Cahai (Ad-hoc Committee on artificial intelligence) durerà fino al 29 aprile ed è aperta a tutti i portatori di interesse (rappresentanti di governi, pubbliche amministrazioni, organizzazioni internazionali, società civile, aziende, mondo universitario, tecnici) con l’obiettivo di raccogliere il più ampio numero possibile di punti di vista e sostenere il lavoro del Cahai Legal frameworks group, incaricato di predisporre gli elementi fondamenti della futura normativa.

La consultazione si presenta nella forma di questionario, accessibile dalla pagina dedicata del Cahai.

Un quadro legale per l’Ai in Europa

Dopo l’adozione dello studio di fattibilità a dicembre 2020 il Cahai sta preparando gli elementi di base per il quadro legale che sosterrà lo sviluppo e l’applicazione dell’intelligenza artificiale in Europa sulla base degli standard del Consiglio d’Europa su diritti umani, democrazia e stato di diritto.

Il questionario sottoposto come parte della consultazione chiede tra l’altro su quali valori e principi debbano basarsi la progettazione, lo sviluppo e l’applicazione dell’intelligenza artificiale, gli ambiti in cui sono necessarie maggiori tutele e quali politiche e soluzioni devono essere adottate affinché i sistemi di intelligenza artificiale rispettino gli standard etici e legali dell’Ue.

Le risposte ricevute e il relativo report del Cahai saranno pubblicati sul sito del comitato di esperti. Il report sarà consegnato al Legal frameworks group del Cahai come strumento non vincolante di supporto alla stesura del framework legale europeo sull’intelligenza artificiale.

Von der Layen: sull’AI “investimenti e regole chiare”

La Commissione europea, a sua volta, ha realizzato l’anno scorso un White paper sull’intelligenza artificiale e si prepara a presentare, il 24 aprile, il nuovo sistema europeo di norme sull’intelligenza artificiale, come annunciato dalla presidente Ursula von der Leyen. Questo quadro giuridico contemplerà “alcuni requisiti per le applicazioni ad alto rischio, per assicurarsi che utilizzino dati di alta qualità”, e garantirà “il controllo umano” dei sistemi basati sull’Ai.

In parallelo al quadro giuridico sarà presentato a fine aprile un nuovo piano per promuovere l’eccellenza europea nell’Ai, settore che, secondo Von der Leyen, ha bisogno “di investimenti ma anche regole chiare”.

Il framework normativo è dunque orientato principalmente sulla responsabilità civile della tecnologia e mirerà a regolare in particolare le applicazioni che comportano i maggiori profili di rischio. La presidente della Commissione lo ha ribadito in una lettera all’Europarlamento garantendo che sulle applicazioni più controverse saranno adottate particolari tutele.

Von der Leyen ha risposto così a una lettera di 116 eurodeputati che hanno chiesto alla Commissione di alzare il livello di attenzione sui pericoli per la tutela dei diritti fondamentali creati da alcune applicazioni di Ai.

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