MONTECITORIO

Internet bill of rights, parte la consultazione online

La commissione speciale guidata da Stefano Rodotà pubblicherà la propria proposta di Costituzione della Rete il 13 ottobre sul sito della Camera. Il giurista: “Abbiamo lavorato sui grandi principi di libertà, uguaglianza, diversità. Ci aspettiamo una discussione a livello internazionale”

Pubblicato il 08 Ott 2014

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“La Dichiarazione dei diritti di Internet è il risultato di un lavoro comune di parlamentari e esperti e ha il suo fondamento nei grandi principi di libertà, uguaglianza, diversità. Da lunedì la bozza, che non è una bozza chiusa ma aperta, sarà su Internet per una consultazione e una discussione che sarà anche a livello internazionale”.

Lo ha detto Stefano Rodotà, presidente della commissione per i diritti e i doveri di Internet insediata a Montecitorio per volontà della presidente della Camera, Laura Boldrini, al termine della riunione di oggi dell’organismo.

A confrontarsi sui temi della rete sono stati 10 parlamentari e 13 tra esperti del settore, rappresentanti delle imprese, delle associazioni e della società civile, che hanno dato la propria disponibilità a titolo gratuito.

“E’ la prima volta che in sede parlamentare si decide di istituire una Commissione su questi temi – aveva detto la presidente Boldrini presentando quest’iniziativa – è una esperienza di grande valore che mi auguro possa portare a risultati concreti e significativi. Internet ci deve stare a cuore perché può davvero dare nuovo impulso alla partecipazione democratica sempre più in crisi in molti paesi. Sono convinta che anche grazie agli strumenti offerti dalla rete il Parlamento possa trovare opportunità per rilanciare la sua funzione”.

Ai lavori della commissione hanno preso parte, tra i parlamentari, Davide Caparini della Lega Nord, Paolo Coppola (Pd), che è anche consulente per l’agenda digitale del ministro Marianna Madia, Diego De Lorenzis (M5S), Pasquale Maietta (Fdi-An), Mario Marazziti (PI), Gennaro Migliore (Misto), Giovanni Paglia (Sel), Antonio Palmieri (FI-Pdl), Stefano Quintarelli (Sci), presidente del comitato di indirizzo dell’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), Paolo Tancredi (Ncd).

I componenti non parlamentari sono Luca de Biase, giornalista e scrittore, cofondatore di ItaliaStartup e tra gli altri incarichi membro dello steering comittee di State of the net;

Emilio De Capitani, docente all’università orientale di Napoli e alla scuola S.Anna di Pisa, ex segretario della commissione per le libertà civili del Parlamento europeo; Juan Carlos De Martin, docente presso il Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino, dove ha co-fondato e co-dirige il Centro Nexa su Internet e Società; Giovanna De Minico, professore di diritto costituzionale all’Università degli Studi di Napoli e Advisor della Commisione Libe del Parlamento Europeo; Anna Oliverio Ferraris, psicologa e psicoterapeuta, dirige la rivista degli psicologi italiani “Psicologia Contemporanea”; Giuseppe Amedeo Marino, ingegnere e professore associato in sistemi operativi all’università di Genova; Salvo Mizzi, Responsabile Digital Market Development di Telecom Italia e ideatore del progetto Working Capital; Marco Pierani, responsabile delle relazioni istituzionali in Altroconsumo; Giulia Pizzaleo, dirigente per l’Agenda Digitale e la Internet Governance in Regione Lazio; Stefano Rodotà (nella foto), giurista e politico, è stato preisdente dell’autorità per la protezione dei dati personali dal 1997 al 2005; Massimo Russo, giornalista, direttore di Wired Italia; Stefano Trumpy, associato di ricerca presso l’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, Presidente del chapter italiano della Internet Society (ISOC Italia) dalla fondazione; Lorella Zanardo, attivista per i diritti delle donne e dei giovani, autrice del documentario “Il corpo delle donne”.

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