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Internet superveloce, OneWeb mette in orbita altri 24 satelliti

La costellazione punta a quota 300 entro il 2020 e a 648 nel 2021. Il lancio, gestito da Arianespace, è stato dedicato ad Alexej Leonov

Pubblicato il 24 Mar 2020

satellite Thales Alenia Space

In orbita altri 34 dei satelliti che daranno vita all’internet globale della rete OneWeb. Il lancio, gestito da Arianespace, è stato dedicato ad Alexej Leonov, scomparso l’anno scorso, che nel 1965 effettuò la prima passeggiata spaziale dell’umanità.

I satelliti sono stati inviati nello spazio a bordo di un razzo Soyuz partito dal cosmodromo di Bajkonur, in Kazakistan. È la terza missione organizzata da OneWeb, che ha come obiettivo dichiarato quello di fornire l’accesso a internet ad alta velocità in tutto il mondo, comprese le aree rurali e quelle più difficili da raggiungere con la connessione tradizionale. Con il lancio appena effettuato, OneWeb dispone ora di 74 dispositivi di trasmissione in orbita. Il numero dei satelliti della costellazione dovrebbe arrivare a 300 entro il 2020 e a 648 nel 2021. I satelliti OneWeb si aggiungono ai 240 della flotta Starlink lanciati da SpaceX negli ultimi mesi.

Le perplessità di astrofili e astronomi

I nuovi lanci, nel giro di pochi anni, renderanno molto trafficata l’orbita terrestre bassa, al di sotto di duemila chilometri. E, come sottolinea l’Ansa, si tratta di uno scenario che preoccupa astrofili e astronomi. L’Unione Astrofili Italiani ha, infatti, lanciato all’inizio del 2020 il programma SatMonitor per il monitoraggio dell’impatto dei satelliti per l’internet globale. Secondo le ricerche svolte finora, questi satelliti tendono ad allinearsi in cielo a formare fili di perle che possono disturbare le osservazioni degli astrofili, rappresentando così un nuovo esempio di inquinamento luminoso. Possono, inoltre, interferire anche con il lavoro degli astronomi, a causa della loro capacità di riflettere la luce del Sole. Come dimostrano i risultati preliminari delle simulazioni elaborate dall’Unione astronomica internazionale insieme agli esperti di vari enti, tra cui l’Agenzia spaziale europea.

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