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Italiaonline, Calenda incontra l’azienda: “Scongiurare i licenziamenti”

Il summit martedì. Il ministro : “I lavoratori non devono abbandonare la speranza”. Intanto la compagnia chiude il 2017 con utili in crescita del 17%. Furlan (Cisl): “Con questi risultati non si spiegano i 400 tagli”

Pubblicato il 16 Mar 2018

Federica Meta

Giornalista

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Si apre la vertenza Italiaonline. Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda incontrerà martedì i vertici della compagnia, dopo l’annuncio che la internet company intende tagliare 400 posti di lavoro.  “I lavoratori non devono abbandonare le speranza, si combatte per ogni posto di lavoro – ha detto il ministro a Radio Capital – Martedì incontro l’azienda proprio per arginare questo processo. Sembra che manager e azienda abbiano preso mazzi di dividendi l’anno scorso”.

Il piano di Italiaonline prevede 400 tagli su tutto il territorio nazionale, circa il 50% del personale, con un programma contestuale di assunzione di 100 posizioni professionali di alta specializzazione digitale per la sede di Milano, ingegneri soprattutto.

“Non si capisce il motivo di tutto questo – commenta la segretaria della Cisl, Anna Maria Furlan – L’impresa va bene, i conti sono a posto, anzi gli utili continuano a crescere, sono stati fatti percorsi di riconversione formativa. Non c’è alcun motivo che possa giustificare licenziamenti e per quanto riguarda Torino la chiusura del sito”.

Italiaonline  ha chiuso il 2017 con un utile netto in crescita del 17% a 26,4 milioni di euro, ma con ricavi in calo del 10% a 338,5 milioni. L’ebitda è stato pari a 67,7 milioni, +6% rispetto al 2016 con un ebitda margin al 20%, in aumento di 3 punti percentuali rispetto al dato 2016 (17%), e l’ebit è salito a 27,8 milioni (0,7 milioni nel 2016).

La posizione finanziaria netta è risultata positiva per 72,9 milioni, dopo la distribuzione del dividendo straordinario pari circa a 80 milioni, pagato il 10 maggio 2017. L’azienda ha annunciato che sarà distribuito agli azionisti di risparmio un dividendo privilegiato di 30 euro per ogni azione di risparmio.

Il cda ha inoltre approvato un aggiornamento del piano industriale, estendendone la durata al 2020 e aggiornando gli obiettivi economico-finanziari per il periodo 2018-2020.

Il piano prevede un tasso medio annuo dei ricavi 2018-2020 tra il 4% e il 6%. Il mol è previsto in crescita lungo tutto l’arco del periodo del piano con un livello atteso compreso nell’intervallo tra il 23% e il 25%. Per la generazione di cassa si prevede per il periodo 2018-2020 una cash conversion del mol compresa nel range 55%-60%.

Anche i dati Audiweb hanno confermato Italiaonline  come leader nel settore Internet italiano per il tempo medio trascorso navigando al giorno (11:21 minuti, +8% su base annua).

A questo punto “la settimana prossima, all’incontro al ministero – aggiunge Furlan – si dovrà dipanare questa matassa. Quando un’impresa va bene e si attiva una cassa integrazione per riorganizzare, puntando anche a formare in modo innovativo la professionalità dei lavoratori, si deve essere conseguenti con progetti industriali che non prevedono esuberi né chiusure, e soprattutto che prevedano un dialogo con i sindacati”.

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