IL CASO

La svolta di Panasonic: “Dipendenti lavorate meno”

Limitare gli straordinari e godere delle vacanze maturate. Queste le nuove linee guida per i 100mila lavoratori dell’azienda in Giappone. Messi a disposizione anche strumenti per il telelavoro. Obiettivo: migliorare l’efficienza ed evitare situazioni di stress

Pubblicato il 23 Feb 2017

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Limitare gli straordinari, godere delle vacanze dovute e far cadere la penna alle 8 di sera. Questi sono alcuni degli inviti, se non ordini, che il presidente di Panasonic Kazuhiro Tsuga ha rivolto ai 100mila dipendenti del gruppo in Giappone. Le direttive sottoscritte a gennaio contengono un motto chiaro: “Siate efficienti e meno occupati”.

Basta orari di lavoro estenuanti, straordinari infiniti e mogli lasciate sole durante l’estate. Il provvedimento operativo da gennaio chiede infatti ai lavoratori, dai manager fino all’ultimo degli impiegati, di non trattenersi in ufficio oltre le 8 di sera e di concentrarsi sulla produttività. Insomma, lavorare meno ma lavorare meglio. Secondo le nuove regole lo straordinario dei dipendenti Panasonic non può superare le 80 ore al mese e la giornata lavorativa non deve superare le 7 ore e 45 minuti. Anche se gli orari di inizio dei turni possono variare in base al ruolo ricoperto nell’azienda, o delle rotazioni negli stabilimenti di produzione.

Il memorandum del presidente incoraggia inoltre un sistema flessibile di occupazione, permettendo l’utilizzo di sistemi di telelavoro grazie agli strumenti informatici a disposizione e chiedendo senza remore i giorni di vacanza a cui si ha diritto ma che spesso, per tradizione, non sono richiesti. Secondo i dati del 2014, pubblicati dall’Istituto nipponico delle Politiche del Lavoro, tra i paesi del G-7 il Giappone ha la più alta percentuale di impiegati che lavorano oltre 49 ore alla settimana e, al tempo stesso, il peggior livello di produttività tra le nazioni all’interno del gruppo.

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