COMMISSIONE UE

Libro bianco dell’Europa post-Brexit: digitale ago della bilancia

Il presidente della Commissione presenta al Parlamento Ue il documento che individua cinque scenari possibili per “stringere i ranghi”: “Basta promesse che non possono essere mantenute”. Smart car, Tlc, standard tecnologici paradigmi della futura Europa

Pubblicato il 01 Mar 2017

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Il digitale ago della bilancia del Libro Bianco presentato oggi dalla Commissione Ue. Che punta a individuare le strade maestre per stringere i ranghi nell’Europa post-Brexit. Il documento, presentato da presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker al Parlamento europeo, segna l’avvio del confronto sull’Europa a più velocità, concentrata su alcune aree specifiche che vanno dal “pilastro sociale” alla difesa comune, dal completamento dell’euro al futuro del bilancio dell’Unione. Il documento farà da base per la dichiarazione comune che i 27 capi di Stato e di governo della Ue (senza il Regno Unito) firmeranno a Roma il 25 marzo prossimo in occasione del vertice per celebrare i 60 anni dei trattati europei.

Nei cinque scenari prospettati dal Libro bianco il mercato unico digitale viene identificato come paradigma per un’Europa in grado di fare scelte vincenti: “Basta promesse che no possono essere mantenute” dice Juncker.

Cinque scenari per l’Ue post-Brexit entro il 2025. La prima idea, “Avanti così”, è nel solco dell’attuale, in continuità con la dichiarazione di Bratislava; il secondo si concentra “solo” sul “mercato unico”; il terzo “Chi vuole di più fa di più”, ovvero un’Ue a più velocità; il quarto prevede “Fare meno, in modo più efficace”, circoscrivendo il campo d’azione; il quinto punta sull’ipotesi federalista “Fare molto di più insieme”.

Scenario 1: Avanti così – Nello scenario che prevede di proseguire sul percorso già tracciato, l’UE a 27 si concentra sull’attuazione del suo programma positivo di riforme, in linea con lo spirito degli orientamenti della Commissione Un nuovo inizio per l’Europa del 2014 e della dichiarazione di Bratislava concordata da tutti i 27 Stati membri nel 2016. In base a questo scenario, entro il 2025: gli europei guideranno automobili automatizzate e connesse, ma potranno incontrare problemi all’attraversamento delle frontiere a causa del persistere di ostacoli giuridici e tecnici; nella maggior parte dei casi gli europei attraverseranno le frontiere senza essere sottoposti a controlli; a causa del rafforzamento dei controlli di sicurezza sarà necessario recarsi all’aeroporto o alla stazione ferroviaria con largo anticipo sull’orario di partenza.

Scenario 2: Solo il mercato unico – L’UE a 27 si rifocalizza progressivamente sul mercato unico poiché i 27 Stati membri non riescono a trovare un terreno comune in un numero crescente di settori. In base a questo scenario, entro il 2025: i controlli periodici complicheranno l’attraversamento delle frontiere per motivi di lavoro o per turismo; sarà più difficile trovare lavoro all’estero e il trasferimento dei diritti pensionistici verso un altro Stato non sarà garantito; chi si ammalerà all’estero sarà costretto a pagare fatture mediche elevate; gli europei sono restii a utilizzare automobili connesse a causa dell’assenza di norme e di standard tecnici a livello dell’UE.

Scenario 3: Chi vuole di più fa di più – L’UE a 27 continua secondo la linea attuale, ma consente agli Stati membri che lo desiderano di fare di più assieme in ambiti specifici come la difesa, la sicurezza interna o le questioni sociali. Emergeranno una o più “coalizioni di volenterosi”. In base a questo scenario, entro il 2025: 15 Stati membri istituiranno un corpo di polizia e un corpo di magistrati per contrastare le attività criminali transfrontaliere; le informazioni sulla sicurezza saranno scambiate in tempo reale e le banche dati nazionali saranno completamente interconnesse; le auto connesse sono di uso diffuso nei 12 Stati membri che hanno concordato di armonizzare le norme sulla responsabilità civile e gli standard tecnici.

Scenario 4: Fare meno in modo più efficiente – L’UE a 27 si concentra sul produrre risultati maggiori in tempi più rapidi in determinate aree politiche, intervenendo meno nei settori per i quali non se ne percepisce un valore aggiunto. L’attenzione e le risorse limitate sono concentrate su un numero ristretto di settori. In base a questo scenario, entro il 2025: un’Autorità europea per le telecomunicazioni sarà abilitata a liberare frequenze per i servizi di comunicazione transfrontalieri, come quelli utilizzati dalle automobili connesse. Essa inoltre tutelerà i diritti degli utenti di telefonia mobile e di internet, ovunque si trovino nell’UE; una nuova Agenzia europea per la lotta contro il terrorismo contribuirà a scoraggiare e prevenire gravi attentati grazie al monitoraggio e alla segnalazione sistematiche dei sospetti.

Scenario 5: Fare molto di più insieme – Gli Stati membri decidono di condividere in misura maggiore poteri, risorse e processi decisionali in tutti gli ambiti. Le decisioni di livello europeo vengono concordate più velocemente e applicate rapidamente. In base a questo scenario, entro il 2025: gli europei che desidereranno reclamare contro una proposta relativa a un progetto di turbina eolica finanziato dall’UE nella loro zona faticheranno a mettersi in contatto con l’autorità responsabile poiché saranno indirizzati alle competenti autorità europee; le automobili connesse circoleranno senza problemi in tutta Europa grazie a norme chiare applicabili in tutta l’UE; i conducenti possono rivolgersi a un’agenzia dell’UE responsabile di far rispettare le regole.

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