TORRI

Mediaset, collocato il 25% di Ei Towers a 283,7 milioni

Il collocamento completato a un prezzo finale di 40,15 euro per azione. A curare l'”accelerated bookbuilding” è stata Mediobanca. L’azienda: “L’incasso servirà per accelerare lo sviluppo del core business, in particolare i contenuti”

Pubblicato il 04 Apr 2014

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Completata la cessione del 25% del capitale di Ei Towers detenuto da Mediaset, che era stata annunciata ieri sera. A curare l’accelerated Bookbuilding” attraverso cui è stato operato il collocamento è stata Mediobanca. Il prezzo di vendita finale è stato di 40,15 euro per azione, per un controvalore di circa 283,7 milioni di euro.

La quota della società di torri di trasmissione, secondo quanto trapela in queste ore, è finita in modo bilanciato nelle mani di investitori istituzionali Usa, inglesi e italiani.

Dopo questa operazione Mediaset passa dal 65% al 40% EI Towers, detenuto attraverso Elettronica Industriale. Nel 2011 Mediaset aveva rilevato EI Towers, che al tempo si chiamava Dmt, con un’Opa a 27 euro per azione. Dmt era nata nel 2000 da un management buyout di un ramo d’azienda del gruppo Mediaset.

L’incasso derivante dal collocamento appena concluso servirà per “accelerare il processo di sviluppo del core business del gruppo – affermano da Mediaset in una nota – con particolare riferimento ai contenuti, sia in Italia sia a livello internazionale, e consentirà di incrementare le risorse finanziarie disponibili per cogliere ogni opportunità industriale”.

“Collocare il 25% di una società non è facile – afferma una fonte anonima all’agenzia Reuters – Il risultato è stato molto molto buono, con una risposta importante dagli Usa. I fondi americani hanno acquistato il 34% della quota messa sul mercato, un terzo è andato a fondi Uk, il resto all’Italia”.

La cessione, secondo gli analisti di Esn/Banca Akros “era ampiamente attesa”, ed è considerata come “Una mossa saggia e tempestiva”. Icbpi sottolinea il “rilevante impatto positivo di cassa e sul conto economico”, collegando l’operazione al probabile esborso per i diritti calcio della Serie A per le stagioni 2015-18. E altri broker ipotizzano che l’incasso possa essere usato anche per incrementare la quota nella payTv spagnola Digital puls, di cui Mediaset Espana ha il 22% con diritto di prelazione, come l’altro socio di minoranza Telefonica, sul 56% di Prisa.

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