L’esame del dossier Mediaset–Vivendi–Telecom da parte dell’Agcom prenderà il via il prossimo 11 aprile. L’indagine dell’authority sulla doppia partecipazione della media company francese nella telco e nel gruppo televisivo va avanti dal 21 dicembre dello scorso anno, quando è partita ufficialmente l’istruttoria. Qualche giorno fa il commissario Antonio Nicita ha dichiarato che la decisione definitiva verrà presa entro il 21 aprile, senza fare riferimento alla possibilità che l’istruttoria, scattata dopo la salita di Vivendi in Mediaset fin sotto la soglia dell’opa obbligatoria (30%), venga prorogato di altri 60 giorni.
I dieci giorni di fuoco per l’Agcom – Ora, secondo quanto riferisce Radiocor, la questione approderà ufficialmente sul tavolo del Consiglio Agcom tra due settimane, per poi concludersi con il verdetto nei successivi 10 giorni. La questione della triangolazione fra Mediaset, Vivendi e Telecom anima da tempo i pensieri dell’authority, se non altro perché i soggetti in campo sono di una certa dimensione e perché l’authority è chiamata per la prima volta ad applicare la Legge Gasparri in un caso del genere. Il punto spinoso della vicenda riguarda il controllo o meno di Vivendi su Telecom Italia, al centro di un battibecco interno alla telco fr ail colleggio sindacale e il board. Una riunione del Consiglio dell’Autorità garante per le comunicazioni è in programma domani, ma del caso Vivendi se ne parlerà probabilmente solo in modo informale. Dopo aver raccolto le documentazioni proposte dai player coinvolti e aver sentito in audizione i vertici di Vivendi prima, e di Mediaset poi, la partita si appresta dunque a entrare nel vivo. Mentre la battaglia in tribunale fra le due società continua a seguire il suo lento corso.
All’orizzonte le aste sui diritti Tv – In attesa di conoscere il verdetto dell’Autorità, Mediaset si prepara alla corsa per i diritti televisivi legati ai 3 eventi di punta del calcio europeo che possono essere sfruttati dagli acquirenti su Tv, Internet e mobile, sia con programmi lineari sia on demand: Champions League, Europa League e Supercoppa europea. La svolta “opportunistica” sui diritti tv impressa a Premium dal piano industriale fa pensare che difficilmente la pay-tv di Cologno Monzese si svenerà come in passato.
Per cercare di portare a casa il risultato la famiglia Berlusconi potrebbe giocarsi la carta di un’alleanza con Tim, come scritto con insistenza nei giorni scorsi dalla stampa. Ieri l’amministratore delegato di Tim, Flavio Cattaneo, ha dichiarato la disponibilità a “partecipare, anche con diverse opzioni di partner, alle aste dei diritti sportivi”. Qualche tempo fa era stato l’Ad di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, ad ammettere dei contatti con il manager della telco su questo fronte. Di mezzo c’è il neo dell’accordo fra Premium Online e Tim Vision, che sta creando qualche malumore nelle stanze di Cologno Monzese.
Tempi lunghi per la gara italiana – In ogni caso, il tempo per portare avanti le trattative su un’eventuale intesa c’è, visto che l’asta delle 3 competizioni europee per l’Italia non ha ancora una data fissata. Scorrendo il calendario delle aste appena aggiornato dall’Uefa non compare infatti alcuna indicazione temporale accanto alla riga del nostro Paese. In Germania la gara è già partita, con la scadenza per le offerte fissata al prossimo 3 aprile, mentre in Francia la corsa al calcio che conta inizia oggi e si chiuderà a inizio maggio.
L’unica gara giunta ad assegnazione fino a questo momento è quella inglese, come sempre la più ricca di tutte, che ha visto BT aggiudicarsi i pacchetti (Champions e Supercoppa da una parte, Europa League dall’altra) per 1 miliardo e 180 milioni sterline. L’ultima gara relativa all’Italia aveva portato all’assegnazione a Mediaset Premium dei diritti della Champions League 2015-18 e della Supercoppa, a Sky quelli dell’Europa League.
La partecipazione di Sky alla gara italiana è data per scontata, mentre c’è molta curiosità per le scelte di Mediaset Premium, alla luce della strategia di ridimensionamento della pay-tv prima citata. Tante le domande e gli interrogativi a cui solo l’apertura delle buste potrà dare le risposte.
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