TECNOLOGIE

Metaverso, Scorza: “Democrazie a rischio senza regolamentazione”

Il membro del Collegio del Garante Privacy, al Festival del Metaverso di Torino: “Rischio di dittature negoziali da parte delle società commerciali se non si norma il rapporto tra i poteri pubblici e i poteri privati”

Pubblicato il 11 Ott 2022

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“La più grande delle sfide che ci attende è governare la relazione tra i pubblici e i poteri privati, in un universo che si preannuncia molto più simile a un enorme giardino privato che a un’agorà pubblica. Se mai perderemo tale sfida, il metaverso potrebbe essere il lago del canto del cigno delle nostre democrazie, che verranno silenziosamente trasformate in dittature negoziali governate da società commerciali. Per questo è fondamentale guidare e governare al meglio questo nuovo mondo digitale per massimizzare opportunità e benefici e minimizzare i rischi presenti come in ogni processo di innovazione”. Questo l’avvertimento che Guido Scorza, membro del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, ha fatto durante il Festival del Metaverso, organizzato dall’Angi a Torino.

Scorza: “Rischio diritti sostituiti da regole di uffici legali di big tech”

“Il mondo del metaverso, sul piano giuridico, è così vasto che non è semplice inquadrarlo in una normativa omogenea e univoca. L’identità di una persona è infatti sottoposta a responsabilità e diritti che richiedono una regolamentazione chiara e trasparente”, ha spiegato Scorza, e “nel metaverso saremo astrazioni rappresentative della nostra identità personale, immerse in un sistema tutto privato nel quale potremo agire, parlare, vendere e comprare oggetti immateriali ed esperienze di vita nei limiti e con le modalità stabilite nei termini di uso che accetteremo. C’è infatti un intero sistema di diritti e di libertà che rischia di finire con l’essere sovrascritto, non solo da regole di diritto privato, ma dagli uffici legali delle big tech anziché dai nostri parlamenti. Regole inoculate nel codice e negli algoritmi dei metaservizi che useremo per vivere all’interno di questa nuova realtà immersiva“, ha concluso.

Importante gap di consapevolezza tra giovani e over 55

Il Metaverso, poi, rende ancora più distanti giovani e over 55. Se cresce la curiosità per il ‘non luogo’ virtuale, esso appare però uno spazio dove non ci sono regole certe, con il rischio di trovarsi in  balia degli effetti socio-psicologici derivanti da una ‘immersione’ poco strutturata. Questo è emerso dall’indagine demoscopica “Giovani e innovazione nello scenario del Metaverso”, a cura di Roberto Baldassari, direttore generale Lab21.01 e direttore del Comitato Scientifico Angi. L’indagine, effettuata tramite 1.200 interviste, è stata presentata al Festival.
 
“Gli investimenti di grandi aziende italiane e internazionali potrebbero contribuire in maniera forte a far diventare uno scenario ancora sfocato sempre più propositivo, tecnologicamente avanzato e, paradossalmente, macchiato di realtà”, ha argomentato Baldassari. Il 32% degli intervistati dice di sapere in cosa consiste il Metaverso; più gli uomini (59%) che le donne, molto più i giovani (41%) che gli over 55 (10%). Tra i giovani che lo conoscono, solo il 7% ha avuto un’esperienza immersiva, il 74% ancora non l’ha fatta, ma 6 intervistati su 10 la vorrebbero fare quanto prima, mentre il 16% vuole avere prima più informazioni. 
 
La seconda sezione della ricerca prende in esame l’impatto del Metaverso sulla società: il 31% dei giovani ritiene che le esperienze immersive nel Metaverso non renderanno gli individui più pigri e asociali, rispetto al 23% che nutre forti dubbi sulla pericolosità recondita nel Metaverso. Per i giovani sarà l’ambito dei rapporti sociali e interpersonali (28%) quello che sarà rivoluzionato dal Metaverso; 4 punti percentuali in meno per istruzione e formazione (24%), seguita da ‘mobilità, turismo e smart city‘ (22%), ‘pubblica amministrazione e rapporti con il cittadino’ (19%), ‘ecommerce‘ (7%). Tra le opportunità, il 23% dei giovani indica il favorire “gender and age equality“; il 22% occasioni di lavoro; il 21% la riduzione delle distanze spaziali. Nove giovani su 10 sono molto interessati alla possibilità di effettuare viaggi senza muoversi dal loro luogo di appartenenza o di incontrare il personaggio famoso preferito. 

Ferrieri: “Ruolo centrale dell’Angi nell’attirare maggiori voci dell’innovazione”

“Il nuovo governo mantenga il dicastero dell’Innovazione e porti avanti le politiche digitali sia nell’ottica di attuazione del Pnrr sia di sostegno alle future generazioni, punto cardine su cui poggiare solide basi per il rilancio del Paese”, l’appello lanciato invece da Gabriele Ferrieri, presidente dell’Angi, l’associazione nazionale giovani innovatori, che ha organizzato a Torino il primo Festival Nazionale del Metaverso
 
Il Festival ha avuto un’affluenza maggiore alle attese, con una lunga coda davanti alla Sala Duomo delle Ogr, dove si svolge l’evento. Oltre 250mila gli utenti unici tra presenza e collegamento da remoto. “L’aver portato le maggiori voci dell’ecosistema innovazione e degli stakeholder istituzionali europei, nazionali e territoriali del Piemonte – ha spiegato Ferrieri – dimostrano ancor di più il ruolo centrale dell’Angi come punto di riferimento sul digitale. Siamo davvero orgogliosi del cammino che stiamo portando avanti e grazie allo sviluppo e alla costante crescita della community dei giovani innovatori italiani, vogliamo vivere da protagonisti le sfide per il rilancio economico e sociale dell’Italia, mettendoci a disposizione delle istituzioni per proseguire il cammino valoriale e progettuale che, con perseveranza e dedizione, l’Angi porta avanti ormai dal 2017. La città di Torino è stata particolarmente sensibile a cogliere questa opportunità”, ha detto Ferrieri. Numerosi gli appuntamenti in programma che culmineranno, il primo dicembre, con il premio Angi – Oscar dell’Innovazione a Roma all’Ara Pacis.

Parenti: “metaverso come agorà, relazioni digitali mai così amplificate”

Il metaverso rappresenta anche una prova dell’attuale cambiamento epocale in Europa e nel mondo, come confermato dalle istituzioni e dalle agenzie governative italiane presenti al Festival del Metaverso, “Il metaverso in Europa – ha spiegato Antonio Parenti, capo della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia – è una delle sfide urgenti che ci attendono. Dobbiamo immaginarlo come qualcosa di simile a quello che, per gli antichi greci, era l’agorà: una nuova piazza pubblica, un nuovo spazio dove le interazioni digitali, già possibili online, vengono amplificate come mai prima. Di fronte a questa innovazione straordinaria, l’approccio europeo del mondo virtuale si svilupperà su tre campi: persone, tecnologie e infrastrutture”, ha detto Parenti, il quale ha poi ricordato che “l’Europa dispone già di strumenti normativi forti, a prova di futuro, quali il Digital Service Act e il Digital Markets Act, il cui obiettivo è proprio quello di padroneggiare e sviluppare tecnologie all’avanguardia, così da costruire un ecosistema sostenibile. Infatti, la Commissione Europea, proprio qualche settimana fa, ha lanciato la Virtual and Augmented Reality Industrial Coalition che riunisce gli stakeholder delle principali tecnologie dei metaversi con oltre quaranta organizzazioni europee attive in questo settore. Sono certo che l’Angi sarà sempre grande protagonista grazie alle sue attività di promozione di impulso, in particolare verso le nuove generazioni”.

Pacini: “Metaverso cambia nostro modo di lavorare e rapportarci con la Pa”

“Da anni il Csi e la Regione Piemonte lavorano in una logica multicanale nell’erogazione dei servizi al cittadino. Credo che il metaverso potrà diventare un ulteriore canale a disposizione delle persone per usufruire dei servizi pubblici digitali in modo completamente nuovo”, le parole infine di Pietro Pacini, direttore generale del Csi Piemonte, a sua volta presente al Festival. “Si tratta di un percorso che iniziamo ora con alcune sperimentazioni che si affineranno via via nel tempo – ha spiegato -, accompagnandosi con le attività di trasformazione digitale già in atto, quali l’integrazione sempre più massiccia dei servizi, l’identità digitale ancora più spinta, la sicurezza informatica, il cloud. Per tutti noi è una grande sfida perché il metaverso potrà davvero cambiare il nostro modo di vivere, di lavorare o di rapportarci con la Pubblica Amministrazione“, ha concluso Pacini.
 
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