L'INDAGINE

Microsoft-Activision, la Ue vuole vederci chiaro sull’acquisizione da 69 miliardi

Via all’inchiesta formale per verificare gli impatti sulla concorrenza nel mercato dei videogiochi considerato che la big tech americana diventerebbe il terzo player mondiale. L’istruttoria andrà avanti per 90 giorni, decisione entro il 23 marzo 2023

Pubblicato il 09 Nov 2022

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Dopo l’Antitrust britannico, anche la Commissione europea ha aperto un’indagine sull’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.

Bruxelles teme che l’operazione da 69 miliardi di dollari possa ridurre la concorrenza nei mercati della distribuzione di videogiochi sulle varie piattaforme di entertainment. È la stessa Commissione a spiegarlo in un comunicato. Microsoft e Activision Blizzard, infatti, osserva Bruxelles, “sono sia sviluppatori che editori di videogiochi per Pc e console nonché distributori di videogiochi per Pc. Oltre a distribuire titoli per console, Microsoft vende anche l’hardware Xbox e i servizi correlati, oltre a un’ampia gamma di prodotti e funzionalità, tra cui il sistema operativo Windows e il servizio di cloud computing Azure”.

Una volta conclusa la transazione, Microsoft diventerebbe la terza maggiore società di videogiochi al mondo per fatturato, dietro a Tencent e Sony.

I timori della Commissione europea

In particolare la Commissione teme che, acquisendo Activision Blizzard, Microsoft “possa precludere l’accesso alla console e ai videogiochi per Pc di Activision Blizzard, inclusi giochi di grande successo come Call of Duty”.

Inoltre, per quanto riguarda i servizi emergenti di abbonamento multi-gioco e streaming di giochi su cloud, la Commissione afferma di nutrire preoccupazioni simili in quanto Microsoft potrebbe limitare i distributori concorrenti o applicare un trattamento preferenziale ai propri servizi.

Tali strategie di preclusione potrebbero comportare una riduzione della concorrenza nei mercati interessati, con conseguente aumento dei prezzi, servizi più scadenti e minore tasso di innovazione.

Infine, l’esecutivo dell’Ue ha anche espresso la preoccupazione che Microsoft possa sfruttare la sua posizione dominante nel mercato dei giochi per consolidare la sua posizione nel mercato dei sistemi operativi per Pc.

L’operazione proposta è stata notificata alla Commissione il 30 settembre 2022. L’organo dispone ora di 90 giorni lavorativi, ovvero fino al 23 marzo 2023, per prendere una decisione. L’apertura di un’indagine approfondita non pregiudica l’esito del procedimento.

I videogiochi attirano miliardi di utenti in tutto il mondo e sono tra le forme di intrattenimento digitale in più rapida crescita. Per anni, Microsoft è stata un attore importante nella catena di approvvigionamento dei giochi, e ora è in procinto di acquisire Activision Blizzard, un produttore di contenuti di gioco di grande successo”, spiega Margrethe Vestager, commissario europeo per la Concorrenza, in una nota. “Dobbiamo garantire che rimangano opportunità per i distributori futuri ed esistenti di videogiochi per Pc e console, nonché per i fornitori rivali di sistemi operativi per Pc. Il punto è garantire che l’ecosistema di gioco rimanga dinamico a vantaggio degli utenti in un settore che si sta evolvendo a un ritmo veloce. La nostra indagine approfondita valuterà in che modo l’accordo influisca sulla catena di approvvigionamento dei giochi”.

Microsoft punta ancora il dito verso Sony

“Continueremo a lavorare con la Commissione europea e a rispondere alle preoccupazioni legittime del mercato”, ha dichiarato un portavoce di Microsoft, che qualche settimana fa, commentando l’iniziativa intrapresa dall’Antitrust britannico aveva parlato di una forte influenza esercitata da Sony sugli organi di controllo. “Sony, in qualità di leader del settore, si dice preoccupata per Call of Duty, ma abbiamo detto che ci impegniamo a rendere lo stesso gioco disponibile lo stesso giorno sia su Xbox che su PlayStation. Vogliamo che le persone abbiano più accesso ai giochi, non meno”, ha ribadito Redmond anche in questa occasione.

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