IL DEAL DA 69 MILIARDI

Microsoft, j’accuse sul dossier Activision: “Antitrust Uk influenzata da Sony”

Redmond sul piede di guerra in merito all’indagine avviata sull’acquisizione: “Preoccupazioni fuori luogo”, in particolare per quel che concerne gli impatti legati al videogame Call of Duty. “Accolti i reclami senza un adeguato livello di revisione critica”

Pubblicato il 13 Ott 2022

Domenico Aliperto

videogames

Per Microsoft l’autorità di regolamentazione della concorrenza britannica si è basata sulle obiezioni della sua rivale Sony nel voler sottoporre a un’indagine approfondita l’acquisizione di Activision Blizzard da 69 miliardi di dollari. Secondo Redmond, in particolare, ci sarebbero preoccupazioni “fuori luogo” sul videogame Call of Duty.

Il punto di vista dell’antitrust

L’Autorità per la concorrenza e i mercati (Competition and Markets Authority, Cma) ha infatti affermato il mese scorso che l’acquisizione potrebbe danneggiare la concorrenza e necessita di controlli accurati. L’antitrust teme che Microsoft possa fare leva sull’operazione per danneggiare i rivali, compresi quelli che operano in servizi di abbonamento multi-gioco e cloud gaming.

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È una “fusione rivoluzionaria”, ha affermato ieri la Cma nella sua decisione completa, un’operazione che metterebbe nelle mani di Microsoft i franchise più venduti del settore tra cui, oltre a Call of Duty, anche World of Warcraft e Candy Crush.

“Il Cma è preoccupato che avere il pieno controllo su questo potente catalogo (…) potrebbe portare Microsoft a danneggiare i consumatori compromettendo la capacità di competere di Sony, il rivale di gioco più vicino di Microsoft”, ha spiegato l’authority.

Le obiezioni di Microsoft e le preoccupazioni di Sony

Microsoft ha risposto dicendo che la Cma ha accolto i reclami di Sony senza “l’adeguato livello di revisione critica”. Nella sua presentazione, ha affermato che la PlayStation di Sony è stata la più grande piattaforma di console per più di 20 anni e non è credibile suggerire che il suo dominio sia messo in discussione con la perdita dell’accesso a un titolo. “La decisione di rinvio si basa erroneamente su dichiarazioni egoistiche di Sony che esagerano in modo significativo l’importanza di Call of Duty e trascurano di rendere conto della chiara capacità di Sony di rispondere in modo competitivo”, sostiene Microsoft, che si è impegnata a mantenere Call of Duty disponibile per PlayStation.

“La nostra indagine riguarda la protezione della concorrenza nell’interesse dei giocatori e delle imprese del Regno Unito. La decisione di Fase 1 ha identificato tre aree in cui l’accordo potrebbe causare danni: console di gioco, servizi di abbonamento multi-gioco e servizi di cloud gaming”, ha precisato un portavoce della Cma. “Abbiamo ora avviato un’indagine approfondita e i nostri risultati saranno pubblicati nel nuovo anno”.

Un portavoce di Sony PlayStation ha ribadito la sua opinione secondo cui il deal “va a svantaggio “della concorrenza, dell’industria dei giochi e dei giocatori stessi”. “Questo accordo darebbe all’ecosistema Xbox di Microsoft una combinazione unica di tecnologia e contenuti, e quindi una posizione dominante nei giochi, con conseguenze devastanti per i consumatori, gli sviluppatori indipendenti e la stessa Sony”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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