L’AUDIZIONE IN PARLAMENTO

Pnrr, in arrivo 550 milioni per le startup ma la guerra Russia-Ucraina inciderà sulla roadmap

Il ministro Giorgetti annuncia l’imminente firma degli accordi di finanziamento con Cdp Venture Capital. Ma mette in guardia sul rispetto dei tempi del Piano nazionale: “L’aggravarsi degli scenari internazionali potrebbe mettere a repentaglio la realizzazione di alcuni obiettivi”

Pubblicato il 01 Mar 2022

Giorgetti

“Stiamo per firmare gli accordi di finanziamento con Cdp Venture Capital per rendere operativi due fondi rispettivamente da 250 milioni e 300 milioni per investimenti diretti e indiretti in start-up e spin-off operanti nelle filiere della transizione ecologica e delle tecnologie digitali”. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’audizione alle commissioni Attività produttive e Industria di Camera e Senato.

Riguardo allo stato di attuazione del Pnrr il ministro ha detto che “se consideriamo gli interventi attivati nel 2021 e quelli a cui daremo attuazione entro il primo semestre di quest’anno, il Mise avrà mobilitato a metà del 2022 una quota di risorse pari a 17,5 miliardi, corrispondenti al 98,2% dei fondi del Pnrr assegnati” al ministero dello Sviluppo economico. Il ministro ha fatto presente che il Mise è in una posizione avanzata e alcuni casi in anticipo sulle scadenze. Ma sul 2022 incombe l’effetto della guerra Russia-Ucraina: “L’aggravarsi degli scenari internazionali potrebbe mettere a repentaglio la realizzazione di alcuni obiettivi inseriti nel Pnrr“, ha detto il ministro.

È fissato intanto al 10 marzo il tavolo di confronto con Stellantis: “Speriamo vivamente che entro quella data il Governo ci possa annunciare di aver raggiunto l’accordo con Stellantis per la costruzione della Gigafactory a Termoli“, sottolinea Gianluca Ficco, responsabile Auto della Uilm. “La costruzione della fabbrica di batterie rappresenta difatti un investimento essenziale non solo per il Molise, ma per tutta l’industria dell’auto italiana. Da Stellantis ci aspettiamo crescente chiarezza sul futuro di tutti gli stabilimenti. Speriamo di poter discutere anche con il Governo strumenti straordinari per la perdurante crisi di approvvigionamenti che continua a bloccare la regolarità della produzione”.

Stellantis intanto oggi ha svelato il piano strategico Dare Forware 2030: “Stiamo preparando la strada affinché il 100% delle vendite in Europa e il 50% delle vendite negli Stati Uniti siano costituite da veicoli elettrici a batteria (Bev) entro la fine del decennio. Prevediamo di avere più di 75 Bev e di raggiungere vendite annuali globali di Bev di cinque milioni di veicoli entro il 2030″, ha detto l’Ad Carlos Tavares. Ambiziosa la strategia e-commerce: “Stiamo continuando ad espandere la nostra capacità in termini di commercio elettronico, tanto che nel 2021 abbiamo venduto online oltre 100mila veicoli: puntiamo ad una piena espansione del digitale entro il 2030″, ha detto, aggiungendo che “rappresenterà un nuovo canale per il nostro business, contribuendo a generare ricavi da servizi per oltre 4 miliardi”. In particolare, il Gruppo si aspetta di raggiungere un terzo delle vendite globali online nel 2030.

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