L'ANNUNCIO

Samsung Pay entro l’anno in Italia: sfida a Apple sul fintech

Il presidente Carlo Barlocco: “Forniremo la tecnologia senza trattenere margini di intermediazione”. Intanto sta per cadere il velo sul Galaxy S8: “Ci sonsentirà di aumentare il vantaggio sui nostri concorrenti”

Pubblicato il 29 Mar 2017

A.S.

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Il 29 marzo è una giornata importante, quella in cui verrà svelato il Galaxy S8, il nuovo smartphone top di gamma della casa sud coreana, destinato a far dimenticare il flop del note 7, ritirato dal mercato poco dopo il lancio a causa delle batterie che prendevano fuoco durante la fase di ricarica. In attesa del nuovo smartphone, l’azienda annuncia l’arrivo di nuovi servizi in Italia, a partire da quello destinato a lanciare la sfida a Apple sul fintech, Samsung Pay: “Samsung non tratterrà per sé alcun margine di intermediazione – spiega la Corriere della Sera il presidente della multinazionale per l’Italia Carlo Barlocco – Ma fornirà la tecnologia, basata sulla carica magnetica del telefono in grado di essere letta come codice a barre da tutti i lettori Pos, per lanciare anche in Italia Samsung Pay

In un’intervista alla Stampa Barlocco si sofferma a parlare anche del nuovo S8: “Sarà un prodotto eccezionale – sottolinea – che aumenta il nostro gap tecnologico nei confronti dei nostri competitor. Uno strumento all’avanguardia per design, performance, innovazione e approccio all’internet delle cose”.

Sul contesto Italiano, “Il Paese ha ricchezze e intelligenza, ma la capacità di investire è insufficiente – afferma Barlocco – Certo, in Italia mancano certezze per chi voglia investire, ma è anche vero che troppi piccoli e medi imprenditori non lasciano i soldi guadagnati in azienda. Nel nostro settore penso che l’arrivo del 5G possa rappresentare un’occasione di sviluppo da cogliere”.

Quanto ai problemi dei Note 7, l’incidente ha pesato sulla società “in termini di immagine e di costi. Abbiamo subito una perdita di almeno 5 miliardi di dollari – spiega Barlocco – Ma è stata assorbita nel giro di cinque mesi. Sono convinto che nel medio periodo la reputazione di Samsung ne uscirà rafforzata. Non dimentichiamo che è stato deciso il ritiro volontario del Note 7 a fronte di un centinaio di apparecchi difettosi su 3 milioni distribuiti”.

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