STRATEGIE

Smart building e mobility, il nuovo mantra di Siemens passa per l’M&A

Il colosso tedesco pronto ad acquisire software house e a investire in startup. L’obiettivo è crescere due volte più veloce della concorrenza

Pubblicato il 16 Ago 2021

Patrizia Licata

smart building

Gli edifici smart e la mobilità elettrica entrano a pieno titolo nel business di Siemens per il prossimo futuro: per questo la divisione Smart infrastructure dell’azienda tedesca è intenzionata anche a fare importanti acquisizioni sul mercato. Lo ha dichiarato il Ceo Matthias Rebellius all’agenzia Reuters. Nel mirino ci sono società che sviluppano software per la gestione e manutenzione degli smart building e per la ricarica dei veicoli elettrici che potranno permettere a Siemens di espandere la sua offerta e crescere più rapidamente dei concorrenti mentre gli edifici diventano sempre più connessi e un numero maggiore di automobilisti sceglie i modelli a batteria.

“Abbiamo già una solida base software e molti sviluppatori”, ha affermato Rebellius. “La vogliamo ampliare investendo in start-up o facendo acquisizioni”. 

Negli ultimi trimestri Siemens ha potenziato gli investimenti in mercati innovativi per allargare la base di clienti. L’obiettivo è un incremento del fatturato di 120 miliardi di euro l’anno. 

Nel 2021 l’azienda tedesca ha già speso 550 milioni di euro per comprare una società software che integrerà nelle sue attività per la mobilità e 700 milioni per acquisire il fornitore di componenti per auto elettriche Supplyframe.

Non c’è un budget definito per l’M&A, ha chiarito Rebellius: “Non si tratta di quanto vogliamo spendere ma di quale crescita possiamo creare e quanto valore possiamo aggiungere”.

Spinta sul business digitale

La divisione Smart infrastructure di Siemens ha la sede centrale in Svizzera, a Zug, e impiega 70.000 persone in tutto il mondo. Nel 2020 ha fatturato 14,3 miliardi di euro, un quarto del totale di gruppo. Le principali rivali cui vuole rosicchiare quote di mercato sono Abb, Schneider Electric, Honeywell e Johnson Controls. Il top management prevede un incremento delle vendite del 4-6% nel medio periodo, fino al doppio del tasso medio di crescita del mercato di riferimento (+3%).

Siemens si è anche posta l’obiettivo di raddoppiare la quota di ricavi di Smart infrastructure che deriva dal business digitale – come i software e servizi per controllare le reti elettriche e gli edifici connessi – a quasi il 10% entro il 2025.

La fornitura di software non solo è un’attività con maggiori spazi di crescita ma anche con margini più alti rispetto alla vendita di prodotti come sensori e rilevatori di fumo.

Continua la dismissione delle attività meno redditizie

 Mentre pensa a comprare per crescere e innovare, Smart infrastructure di Siemens continua a dismettere le sue attività meno remunerative. Due anni fa l’azienda ha detto che avrebbe o migliorato o venduto alcune divisioni che, complessivamente, fatturavano 2 miliardi di euro e ne ha già vendute per un totale di 700 milioni. Altre potrebbero essere cedute per raggiungere l’obiettivo del margine di profitto di medio termine dell’11%-16%.
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