L'EMERGENZA

Telefonia mobile, migliaia di territori senza segnale. Al via nuova mappatura

Nel 2019 erano state quasi 1.500 le zone indicate dai Comuni in cui non era possibile telefonare, né inviare sms e navigare via smartphone. Uncem rilancia l’iniziativa per capire a che punto è la situazione

Pubblicato il 19 Ago 2022

smartphone-social-cellulare

Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani, ha rilanciato l’emergenza legata alla mancanza di segnale di rete in alcune aree del paese, dove chiamare, mandare sms e navigare su internet è impossibile, e talvolta può porre problemi alla sicurezza pubblica. Lo ha fatto pubblicando, su richiesta delle imprese, un form da compilare, attraverso cui verrà aggiornata la mappatura delle aree – soprattutto alpine ed appenniniche – senza copertura telefonica, pubblicata la prima volta nel 2019.

Da luglio a settembre 2019, Uncem aveva ricevuto 1450 mail con le segnalazioni delle aree del Paese non coperte dal segnale di telefonia mobile, da parte di Sindaci, Amministratori locali e cittadini. Un’analisi partita dal basso, che aveva permesso all’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani di comporre un elenco con 1220 Comuni e relativi borghi, frazioni, strade, pezzi di territorio dove telefonare, mandare un messaggio, navigare in internet con il proprio smartphone è impossibile o quasi. Una situazione che coinvolge circa 5 milioni di italiani, che fanno il paio con i 6 milioni che invece hanno difficoltà a vedere i canali Rai e tutto il bouquet televisivo. Un’emergenza che riguarda la montagna, ma anche alcuni Comuni di pianura e collina.

Gli sviluppi dopo la mappatura 2019

In seguito alla prima mappatura Uncem del 2019, erano stati risolti una serie di problemi segnalati a Uncem da Sindaci e Cittadini. Le imprese hanno così pianificato investimenti che nel frattempo stanno portando i loro frutti. Nella legge di bilancio 2020 erano stati previsti 1,5 milioni di euro per nuovi tralicci, che ancora devono essere spesi. Ma il segnale sembra comunque positivo, visto che anche le Regioni hanno programmato investimenti in merito, e altri dovranno essere previsti nei Por Fesr, e grazie al Pnrr.

Uncem – che sta lavorando con gli operatori di telefonia e proprietari delle reti, delle torri (Tim, Vodafone, WindTre, InWit), ma anche operatori per internet senza fili (in primis Eolo e Bbbell) – ha così invitato Mise, Ministero della Digitalizzazione, Ministero delle Autonomie e Regioni, a non limitarsi ad intervenire solo lungo le linee dell’alta velocità AC/AV, dove il segnale manca, ma ad impegnarsi in un piano nazionale per coprire tutte le aree montane.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 5