NET NEUTRALITY

Tom Wheeler dice sì alla vision dell’open Internet di Obama

Il presidente della Fcc americana è pronto a considerare la riclassificazione degli Isp per una regolazione più pesante e a vietare la “paid prioritization”, come chiesto dalla Casa Bianca. Il voto della Commissione a fine febbraio

Pubblicato il 08 Gen 2015

Patrizia Licata

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Il presidente della Federal Communications Commission americana Tom Wheeler sembra avere tutte le intenzioni di appoggiare la posizione del presidente degli Stati Uniti Barack Obama sulla net neutrality, per la quale sarebbe propenso a varare regole “più severe”, come osserva oggi il Financial Times.

Stando alle dichiarazioni rilasciate da Wheeler alla fiera hitech in corso a Las Vegas, il Ces, il presidente della Fcc appare propenso a regolare gli Internet service provider (Isp) in modo più severo in base alla norma che va sotto il nome di Title II e interna al codice sulle telecomunicazioni. Ciò è in linea con quanto suggerito da Obama.

Da quasi un anno la Fcc lavora su nuove regole per governare il modo in cui gli Isp gestiscono il traffico web sulle loro reti. Wheeler ha detto che presenterà la sua proposta ai commissari della Fcc nella riunione fissata per il 5 febbraio, mentre il voto finale sulla nuova normativa è previsto il 26 febbraio.

Il punto cruciale da decidere è se e come impedire agli Isp di bloccare o rallentare alcuni siti e applicazioni web e se come permettere loro di far pagare le aziende dei contenuti per dare priorità al loro traffico. La posizione espressa da Wheeler al Ces non sembra tuttavia lasciare spazio a dubbi: “Proporremo regole che diranno no al blocco, al rallentamento del traffico e al pagamento per avere la priorità”, ha affermato il chairman della Fcc.

Inoltre per Wheeler il comportamento degli Isp dovrà essere valutato col metro del “giusto e ragionevole”, lo stesso usato per le società dei pubblici servizi per assicurarsi che non ledano né la concorrenza né gli interessi dei consumatori. Una presa di posizione che non sarà gradita agli Internet provider ma che di nuovo si colloca in perfetta linea con quanto indicato da Barack Obama a novembre, quando aveva auspicato che la Fcc riclassificasse gli Isp come “servizi di telecomunicazione” e non “servizi di informazione”, come è oggi, rendendole così aziende soggette a più pesante regolamentazione.

I paladini della net neutrality si sono detti molto soddifatti dalla presa di posizione di Wheeler, perché la considerano la giusta direzione verso l’open Internet, come dichiarato dal Senatore Edward J. Markey, Democratico del Massachusetts. Da parte loro gli Isp si dicono d’accordo con la visione di Obama ma assolutamente contrari alla riclassificazione che dal loro punto di vista rappresenta un onere regolatorio e finirà con l’ostacolare investimenti e innovazione. Lo standard del “giusto e ragionevole” da applicarsi agli Isp come se fossero utilities, preannuncia il Senatore Repubblicano Robert McDowell, aprirà la porta a anni di contenzioso.

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