LO SCENARIO

Trade War Usa-Cina, Huawei al contrattacco con il super-chip per la AI

Più ossigeno per l’azienda cinese che stima una perdita inferiore alle attese dal ban di Trump, ma si prepara “al peggio”. Lanciato Ascend 910, il processore “più potente al mondo”

Pubblicato il 23 Ago 2019

L. O.

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Huawei tira un sospiro di sollievo. L’impatto delle restrizioni attuate dal governo Usa sono inferiori al previsto: i “danni” al business degli smartphone potrebbe essere quest’anno di 10 miliardi di dollari contro i 30 inizialmente stimati. Ma “l’’azienda è pronta” a far fronte a ogni emergenza. E anzi rilancia con il rilascio di Ascend 910, chip di intelligenza artificiale progettati “per ridurre la dipendenza da tecnologie straniere – ha detto Eric Xu, vp Huawei presentando i nuovi prodotti -. Non puntiamo a diventare fornitori di chip”.

Oltre al processore AI “più potente al mondo” Huawei lancia anche un framework di elaborazione AI “per tutti gli scenari”, MindSpore. “Abbiamo compiuto grandi progressi da quando abbiamo annunciato la nostra strategia sull’AI nell’ottobre dello scorso anno – dice Eric Xu, Rotating Chairman di Huawei -. Tutto procede secondo i piani, dalla ricerca e sviluppo al lancio del prodotto. Abbiamo promesso un’offerta completa AI full-stack, all-scenario. E oggi ci siamo riusciti, con il rilascio di Ascend 910 e MindSpore. Questo segna anche una nuova tappa in Huawei per quanto riguarda la strategia AI”.

Il lancio delle due soluzioni arriva in un momento ad alta tensione per l’azienda cinese. Il business da 100 miliardi di dollari è stato colpito duramente da metà maggio dopo che Washington ha inserito il secondo produttore di smartphone al mondo nella cosiddetta “Entity List” che minaccia di interrompere l’accesso a componenti e tecnologie statunitensi essenziali.

In realtà la divisione consumer di smartphone sta performando più del previsto, sul mercato domestico. Le vendite in Cina sono aumentate di quasi un terzo rispetto a un anno fa grazie a una maxi-campagna di marketing a sostegno del gruppo, una crescita che ha in parte compensato il calo di spedizioni nel mercato globale. Washington inoltre ha dichiarato che darà a Huawei una “tregua” di 90 giorni che consentirà a Huawei di acquistare componenti da società statunitensi così da fornire i clienti esistenti.

Ma il “recupero” è “insignificante” per Huawei, i cui dipendenti sono “completamente preparati” a lavorare anche in presenza del divieto, ha dichiarato la società che sta inoltre accelerando nella messa a punto di un proprio sistema operativo in previsione di scenari peggiori.

L’Ascend 910 appartiene alla serie Ascend-Max di Huawei. Dopo un anno di sviluppo, fa sapere l’azienda, i risultati dei test mostrano che il processore Ascend 910 raggiunge i suoi obiettivi prestazionali con un consumo energetico molto più basso di quanto inizialmente previsto.

“Ascend 910 si comporta molto meglio di quanto ci aspettassimo”, ha dichiarato Xu. “Senza dubbio, ha più potenza di calcolo di qualsiasi altro processore AI al mondo”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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