IL PAPER I-COM

Transizione 4.0, piano azzoppato senza incentivi per le reti a banda ultralarga

La digital transformation ruota in larga misura intorno all’adozione di tecnologie innovative, come l’intelligenza artificiale, l’Internet of Things e il cloud, tutte accomunate dalla necessità di disporre di nuove soluzioni di connettività. I voucher? Non allineati alle esigenze. Un vulnus che rischia di depotenziare le opportunità in termini di efficienza e competitività

Pubblicato il 20 Dic 2022

I-Com connettività per 4.0-2

Le aziende che adottano nuove soluzioni di connettività, dalle reti private 5G alla tecnologia Sd-Wan, registrano miglioramenti sotto il profilo della sicurezza e della produttività. Tuttavia, le infrastrutture di rete che abilitano la trasformazione digitale – IoT, Ai, cloud, analytics – non rientrano nei meccanismi di incentivo previsti nel quadro di Transizione 4.0 e ciò rischia di rendere efficaci le azioni a sostegno della trasformazione digitale delle aziende italiane. È quanto si legge nel paper dal titolo “No Tlc, No Transizione 4.0” (SCARICA QUI IL REPORT COMPLETO) realizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) nell’ambito di Futur#Lab, il progetto promosso da I-Com e Windtre in collaborazione con Join Group e con la partnership di Ericsson e Inwit. L’indagine è stata presentata a Roma nel corso della quarta tavola rotonda di Futur#Lab. 

I-Com sottolinea come finora le misure di sostegno alla transizione 4.0 si siano concentrate sull’acquisto di tecnologie e macchinari ma non sulle soluzioni per la nuova connettività.  “Si tratta di un vero e proprio vulnus che rischia di depotenziare le opportunità in termini di efficienza e competitività insite nel paradigma 4.0″, si legge nel paper, “considerato che le più avanzate tecnologie di connettività fisse e mobili costituiscono il principale fattore abilitante la transizione digitale del tessuto produttivo nazionale”.

La trasformazione digitale ha bisogno delle Tlc

La digital transformation ruota in larga misura intorno all’adozione di tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale (Ai), l’Internet of things (IoT) e il cloudtutte accomunate dalla necessità di disporre di nuove soluzioni di connettività capaci di garantire elevatissimi livelli di performance in termini di velocità, sicurezza e stabilità.

Tra le innovazioni legate al 5G figurano le reti mobili private, progettate con l’obiettivo di soddisfare specifiche necessità aziendali in termini di copertura, prestazioni e sicurezza a livelli impossibili da raggiungere utilizzando una rete pubblica. Parallelamente, si vanno affermando anche nuove soluzioni di connettività tra cui le reti Sd-Wan (Software-defined wide area network), che permettono di ottimizzare le infrastrutture esistenti garantendo un aumento delle prestazioni di rete – con un incremento della sicurezza anche nel lavoro da remoto e nelle gestione di sedi e filiali, un miglioramento della qualità del servizio offerto, e l’integrazione facile e sicura di applicazioni in cloud, oltre a una riduzione dei costi.

Si tratta di infrastrutture di rete fondamentali per abilitare le comunicazioni tra dispositivi e il trasferimento di dati che, tuttavia, non rientrano nei meccanismi di incentivo previsti nel quadro di Transizione 4.0, col rischio di rendere meno efficaci le azioni a sostegno della transizione digitale delle imprese italiane.

I vantaggi della tecnologia Sd-Wan

Per valutare e approfondire i vantaggi percepiti dalle aziende nell’introduzione di nuove soluzioni di rete e connettività, I-Com ha condotto un’analisi su 87 aziende e organizzazioni che hanno adottato la Sd-Wan. Dall’indagine, svolta sulla base dei dati forniti da Fortinet, è emerso come l’introduzione di soluzioni Sd-Wan nei diversi contesti aziendali abbia comportato un aumento della sicurezza di rete nel 70% dei casi analizzati. Il 43% delle imprese osservate ha riscontrato un miglioramento della qualità del servizio offerto ai clienti e un miglioramento della performance di rete, mentre il 40% ha rilevato miglioramenti nella gestione delle connettività tra le filiali e con il lavoro da remoto. Inoltre, nel 38% dei casi è stata osservata una riduzione dei costi.

Guardando alla composizione del campione, si osserva come la tecnologia Sd-Wan abbia ricadute positive a prescindere dal settore di appartenenza: quasi il 90% delle organizzazioni che operano nel settore dell’istruzione ha riscontrato un impatto positivo sul lato della sicurezza, mentre simili percentuali si evidenziano anche nel settore sanitario (86%) e nel comparto manufatturiero (80%). Il 60% delle aziende di telecomunicazione e di servizi tecnologici ha sottolineato, invece, un miglioramento della qualità del servizio o della soddisfazione dei clienti finali; di poco inferiore la percentuale delle aziende sanitarie (57%).

Le nuove soluzioni di connettività, rendendo gli scambi di informazioni in rete più sicuri, agevolano anche la gestione delle filiali e del lavoro da remoto. Più del 50% delle organizzazioni che operano nel settore dell’istruzione hanno notato miglioramenti nella gestione delle proprie sedi, così come il 58% delle aziende che forniscono servizi finanziari e il 55% delle aziende retail. La riduzione dei costi a seguito dell’introduzione dell’Sd-Wan è stata evidenziata soprattutto nei settori manifatturiero e retail: in entrambi i casi è circa il 60% delle aziende ad aver osservato un impatto positivo sulle spese.

Le reti private 5G

Tra le innovazioni legate al 5G con le potenzialità più elevate in ambito business lo studio mette in evidenza le private network. Secondo i dati raccolti dalla Global mobile suppliers association (Gsa), alla fine del terzo trimestre 2022 risultavano essere state implementate 955 reti private a livello globale, con un aumento di circa il 32% rispetto al 2021 e del 123% sul 2020.

A livello europeo, lo European 5G Observatory ha individuato 55 reti private mobili aziendali dislocate in 19 Stati Membri Ue. Dal punto di vista settoriale, dall’analisi dei dati emerge una netta prevalenza dell’industria con 28 use case, che rappresentano il 28% del totale. La sensibilità di questo comparto verso le reti mobili private può trovare giustificazione nell’importante impatto positivo che queste possono generare sulle prestazioni della singola impresa. Infatti, secondo Accenture l’implementazione di una private network nel settore manifatturiero può portare un aumento dell’usabilità delle apparecchiature pari al 40%, un miglioramento dell’efficienza del 30% e un miglioramento della produttività del 25%.

Transizione 4.0, servono incentivi per la connettività

Lo studio sottolinea inoltre come le misure a sostegno della transizione digitale delle aziende italiane, che si susseguono dal 2016 con il Piano nazionale industria 4.0, abbiano mostrato maggior propensione verso il sostegno a soluzioni di acquisto di tecnologie e macchinari che, alla luce della velocità con cui si muove l’innovazione ed i maggiori costi che generalmente si accompagnano all’acquisto di un bene piuttosto che di un servizio, non sempre costituiscono la soluzione tecnologica più efficiente.

Ad oggi, nonostante le numerose modifiche introdotte nelle politiche di stimolo – e in attesa dell’annunciata revisione del Piano Transizione 4.0 – le nuove tecnologie di connettività, fondamentali per abilitare l’utilizzo di macchinari 4.0 così come di applicazioni e servizi avanzati (intelligenza artificiale, machine learning, internet of things) non rientrano negli attuali meccanismi di incentivo.

Gli stessi voucher connettività non consentono alle micro, piccole e medie imprese di accedere ai benefici per l’installazione di fibra ottica dedicata ad alta capacità (superiore a 1 Gbps) che assume cruciale rilevanza nelle sedi produttive, né l’installazione di reti private basate su protocollo 5G o di rete intelligente basate sul software Sd-Wan che permettono alle aziende di ottenere maggiore qualità delle prestazioni e, soprattutto, un incremento della sicurezza  proprio nella fase in cui, con l’aumentare del lavoro in remoto, aumentano le minacce cibernetiche.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati