IL REPORT

Trasporto aereo, entro il 2025 il 70% dei passeggeri sarà “all digital”

Secondo lo studio “2025: Air Travel for a Digital Age” realizzato da Sita, 7 viaggiatori su 10 gestiranno l’intera trasferta, dai pagamenti alla gestione del bagaglio, sfruttando il proprio dispositivo mobile. Il futuro? Passerà dalla condivisione dei dati e dal riconoscimento biometrico

Pubblicato il 13 Set 2019

D. A.

man-taking-selfie-at-airport-260x260

Entro il 2025 sette passeggeri aerei su dieci (il 68%, per la precisione) saranno totalmente “digitali”, cioè gestiranno e monitoreranno tutte le fasi del viaggio da dispositivi mobili: dalle notifiche sulla posizione del bagaglio, alle informazioni sull’imbarco, ai pagamenti. È quanto emerge dal report “2025: Air Travel for a Digital Age di Sita, fornitore globale di tecnologia per il trasporto aereo, secondo il quale i viaggiatori chiedono più servizi automatizzati e il pieno controllo su ogni fase del proprio percorso, per un viaggio sempre più self service.

“Abbiamo a che fare con un vero e proprio cambiamento demografico: oggi le persone gestiscono ogni aspetto della vita quotidiana da smartphone e tablet, e si aspettano di fare lo stesso per il viaggio aereo”, commenta in una nota Barbara Dalibard, Ceo di Sita. “Come rilevato da Sita, per l’83% dei responsabili It di compagnie aeree e aeroporti questo mutamento di abitudini sarà l’elemento più influente sulla definizione della strategia per le soluzioni per i passeggeri nei prossimi sei anni, fino al 2025”. Inoltre, secondo Dalibard gli operatori – aerolinee, scali e altri stakeholder – devono mettere in atto una sempre maggiore collaborazione per operazioni sempre più efficienti e per consentire ai passeggeri di vivere l’esperienza di viaggio positiva e senza intoppi che chiedono.

La condivisione di dati per una gestione efficiente del bagaglio

Le irregolarità nella gestione dei bagagli causano fastidio ai passeggeri e costi per gli operatori: se il numero di bagagli disguidati è diminuito nell’ultimo decennio – da 14,7 ogni mille passeggeri nel 2008 a 5,69 nel 2018 – ancora lo scorso anno l’industria del trasporto aereo ha speso 2,4 miliardi per problematiche con borse e valigie. La gestione del bagaglio è un esempio della necessità di collaborazione fra operatori, considerando che in un singolo viaggio una valigia può tranSitare in una dozzina di mani diverse, fra una o più compagnie aeree, aeroporti, fornitori di assistenza a terra, agenzie doganali. Se i dati non sono condivisi correttamente fra gli operatori, è difficile tenere traccia della valigia o fornire informazioni al passeggero che chiede notizie sulla posizione del proprio bagaglio.

Un’identità digitale duratura per viaggi senza intoppi

La biometria è un’alleata chiave per una sempre maggiore automatizzazione delle operazioni e un passaggio fluido tra le diverse fasi del viaggio. Entro il 2021 il 63% delle aerolinee implementerà gate self-service che utilizzano tecnologia biometrica e il riconoscimento delle identità, il 48% gate che sfruttano la sola biometria; il 58% degli aeroporti installerà gate biometrici. E tale tecnologia è destinata a espandere le proprie funzionalità: il 54% dei responsabili IT di compagnie aeree e aeroporti ritiene che “token” di viaggio biometrici duraturi – cioè non più validi per un solo viaggio o aeroporto, ma per più spostamenti – siano un elemento chiave per definire la passenger experience del futuro.

“Per trarre vantaggi concreti dalla tecnologia biometrica, noi come industria dobbiamo lavorare insieme per sviluppare – in pieno accordo – un’identità digitale che non solo fornisca ai passeggeri controllo sulla propria identità, ma che sia anche accettata in ogni aeroporto e attraverso le frontiere, come oggi sono i passaporti”, chiosa Dalibard. “Questo passaggio non può avvenire se non con un’ampia collaborazione di tutti”.

In questa direzione, Sita sta già lavorando con organizzazioni del settore come Iata, Icao e Aci; è inoltre “founding steward” della Sovrin Foundation, organizzazione privata non-profit la cui missione è abilitare le identità digitali distribuite e decentralizzate.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati