IL CASO

Tregua tra Salesforce e Microsoft: Marketing Cloud “viaggerà” su Azure

L’accordo, che mette fine a una competizione di lunga data tra le aziende, prevede lo spostamento di uno dei servizi di punta della società guidata da Marc Benioff sull’architettura di Redmond

Pubblicato il 15 Nov 2019

D. A.

Unleashing Entrepreneurial Innovation: Marc R. Benioff
DAVOS/SWITZERLAND, 24JAN13 - Marc R. Benioff, Chairman and Chief Executive Officer, Salesforce.com, USA; Young Global Leader Alumnus gestures while speaking during the session 'Enterprise Dynamism - Unleashing Entrepreneurial Innovation' at the Annual Meeting 2013 of the World Economic Forum in Davos, Switzerland, January 24, 2013.Copyright by World Economic Forumswiss-image.ch/Photo Moritz Hager

Salesforce sposterà il suo servizio Marketing Cloud sull’architettura pubblica Azure di Microsoft, una rivoluzione che mette da parte la storica rivalità tra le due società. Oltre ad adottare Azure, Salesforce svilupperà anche la tecnologia per integrare i suoi prodotti e servizi di vendita in Cloud con l’app di comunicazione Teams di Microsoft. Teams compete con Slack, e Salesforce ha un proprio social network per le conversazioni aziendali interni chiamato Chatter. L’idea è di migliorare l’interoperabilità tra Chatter e Teams, stando a una persona che ha familiarità con la questione citata da Cnbc.

Momenti di distensione e conflitto: una relazione non semplice

Come ricorda la stessa Cnbc, Salesforce e Microsoft hanno avuto una relazione complicata nel corso degli anni, con i rispettivi dirigenti che in qualche occasione si sono scambiati battute al vetriolo in pubblico. I due colossi competono in più aree, incluso il core business di Salesforce nella gestione delle relazioni con i clienti: l’offerta di Salesforce fa leva su Sales Cloud mentre Microsoft offre fra gli altri il servizio cloud Dynamics 365.

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Non sono comunque mancati momenti di distensione: nel 2014, le società hanno firmato una partnership di prodotto. Il fondatore e Ceo di Salesforce, Marc Benioff, ha riconosciuto l’approccio collaborativo di Satya Nadella e un’inversione di tendenza nei rapporti tra le società, invitandolo persino a tenere un keynote di rilievo durante la conferenza aziendale Dreamforce. Nel 2015, Microsoft ha considerato l’acquisto di Salesforce, ma le trattative si sono interrotte sul prezzo. Quindi, nel 2016, le aziende si sono scontrate per il controllo su LinkedIn, guerra come tutti ben sanno vinta da Microsoft.

L’efficacia della leadership di Nadella

La scelta di Salesforce di adottare l’infrastruttura cloud di Microsoft per uno dei suoi prodotti di punta a livello globale è dunque un segnale di non poco conto, anche se bisogna rimarcare che Nadella non è nuovo ad alleanze del genere: sotto la sua guida, Microsoft ha infatti stretto accordi anche con concorrenti del calibro di Red Hat e Vmware.

Salesforce attualmente dipende dal cloud di Amazon per aiutare a gestire i suoi servizi online e nel 2017 ha dichiarato che avrebbe utilizzato anche la piattaforma di Google. Finora Salesforce ha gestito il servizio Marketing Cloud sulla propria infrastruttura interna, ha detto un portavoce dell’azienda a Cnbc.

La quota di Microsoft nel mercato del cloud pubblico rimane inferiore rispetto al leader del mercato Amazon Web Services, ma la crescita sotto Nadella è stata indiscutibile. Il mese scorso, Microsoft ha vinto un contratto per fornire al Pentagono servizi di cloud computing in un accordo che potrebbe valere fino a 10 miliardi di dollari e, a luglio, Microsoft ha annunciato un accordo con At&T.

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